VS | 0-0 |
LASTRIGIANA: Sicuteri, Guerrini, Burgnich (81’ Forti), Innocenti, Mannelli, Gabbani, Terzani, Caroti, Bianchi, Vanni (56’ Chiaro), Chiesi (78’ Maurello).
A DISPOSIZIONE: Drovandi, Lauri, Rossi, Maio.
ALLENATORE: Gianluigi Sarti.
STAFFOLI: Bagagli, Botrini, Orlandi, Della Maggiore, Vanni, Betti, Divina, Pagni, Bertini (75’ Mandorlini), Cioni, Fogli (67’ Panichi).
A DISPOSIZIONE: Bertolacci, Morelli, Marchi, Caponi, Taddeini.
ALLENATORE: Enrico Cristiani.
ARBITRO: Vizzini Sez. Valdarno, coadiuvato da Matteoni e Ricci di Pistoia.
Scocca sul cronometro della Guardiana il sessantaseiesimo minuto di una gara, quella che vede affrontarsi Lastrigiana e Staffoli, sostanzialmente equilibrata. Fino a questo momento, la squadra guidata da Gigi Sarti, pur orfana di un elemento fondamentale come Di Tommaso, ha cercato di fare la partita e a dire il vero, qualche occasione, l’ha anche creata. Uno Staffoli solido e rognoso che nulla a che vedere con quello inesperto e insicuro che in occasione della gara d’andata, fu letteralmente spazzato via dai biancorossi della Lastra, però, non solo ha tenuto dignitosamente testa a un avversario sulla carta tecnicamente meglio attrezzato, ma grazie a un’ottima condizione atletica che gli consente di operare un pressing costante e asfissiante, non solo ha efficacemente inaridito le fonti del gioco avversario ma ha pure neutralizzato con grande efficacia sia il pericolosissimo bomber Bianchi, sia un generoso Chiesi che nonostante corra moltissimo e recuperi una gran quantità di palloni lungo tutto il fronte offensivo, solo in un’occasione ha avuto modo di far correre un brivido di paura lungo la schiena del portiere pisano Bagagli. Una gara sostanzialmente equilibrata, dunque, quella che sta andando in scena sul sintetico lastrigiano. Una di quelle, insomma, che possono veder mutato il proprio destino solo da un episodio. E’ proprio per questo motivo che stavolta, il nostro racconto parte proprio dal 66’ quando la palla giunge, nella trequarti ospite, sui piedi dell’esperto centrocampista di casa Stefano Gabbani. Anche se il navigato regista di scuola Fiorentina è solo omonimo del ragazzo di Carrara che un paio di giorni fa, ha trionfato nella categoria “nuove proposte” al Festival di San Remo. I suoi piedi “cantano” ed è un motivo a dir poco meraviglioso quello che traghetta, grazie a un’intelligente verticalizzazione che taglia in due la difesa avversaria, la palla sui piedi di Manuel Bianchi. Il giovane e talentuoso attaccante biancorosso fila veloce e indisturbato verso la porta ospite e dopo essere entrato in area, è affrontato da Bagagli che uscendo alla disperata dai propri pali, prova a chiudere lo spazio al numero nove avversario. Bianchi, però, tira fuori dal cilindro un’autentica magia, eludendo l’intervento dell’avversario con un delizioso pallonetto che dopo averlo scavalcato, si dirige verso la porta ormai incustodita, sospinto con la mente dai sostenitori di fede lastrigiana che ormai sono pronti per esultare. Proprio nei pressi della linea di porta, la palla rimbalza in modo alquanto anomalo, un rimbalzo alto….altissimo, degno del miglior Javier Sotomayor. Talmente perfetto, insomma da farle sorvolare la traversa e far morire in gola l’urlo di gioia che i tifosi di casa stavano per far partire, fragoroso e liberatorio. Eccolo l’episodio “principe”, la chiave di volta di una gara che non riserverà più alcuna emozione e che terminando a reti inviolate, allontana i ragazzi di Sarti da quella vetta della classifica sulla quale sembravano ormai aver preso stabile dimora. Tralasciando sfortuna e annesse irripetibili imprecazioni, occorre dire che il match si è concluso con un’equa divisione della posta in palio. Ai ragazzi di Gigi Sarti, come detto in precedenza, va dato atto di averci provato ma grandi meriti dobbiamo ascriverli anche a quelli di Cristiani che dopo un’iniziale imbarazzo dovuto principalmente all’ambientamento in una categoria poco frequentata, sono cresciuti dimostrando di giocarsela con tutti. Non fa eccezione neppure il primo tempo di questa partita durante il quale entrambe le compagini hanno ben interpretato la tenzone. Una Lastra maggiormente propositiva in fase offensiva, ci mette solo una cinquantina di secondi per affacciarsi pericolosamente dalle parti di bagagli. La veloce triangolazione sulla destra fra Vanni e Chiesi, innesca il numero undici in maglia azzurra che dopo essere entrato in area, incrocia di poco fuori alla destra del portiere pisano un insidioso rasoterra diagonale. Per assistere alla replica ospite basta attendere appena otto giri d’orologio. Allo scoccare del 9’, Cioni si libera sul settore sinistro del proprio attacco, giungendo al limite dell’area e suggerendo poi al centro, dove Bertini, dopo aver recuperato il pallone, prova la conclusione “ciabattandola” in malo modo e spedendola così fuori di poco alla destra di Sicuteri. Dopo quest’iniziale botta e risposta, è un centrocampo lastrigiano meglio attrezzato sia qualitativamente sia fisicamente a prendere in mano le redini del gioco. Si difende, però, con grinta e ordine la solida retrogaurdia ospite che può contare su elementi esperti e affidabili quali Della Maggiore, Botrini, Orlandi e Vanni. Al 22’ Bianchi arpiona un buon pallone al limite dell’area avversaria e dopo averlo stoppato con la solita estrema eleganza, lo gira verso la porta trovando, però, l’opposizione di un difensore avversario che intervenendo in chiusura, devia la palla di quel tanto che basta a farla terminare di poco fuori alla destra di Bagagli. Risponde la formazione di Cristiani al 27’ ed è davvero pregevole, nell’occasione, l’iniziativa personale di Cioni che dopo aver recuperato palla sul settore di destra, aggira con abilità capitan Innocenti e dopo essere andato via in velocità ed esser giunto al limite dell’area, taglia verso il centro un insidiosissimo pallone rasoterra sul quale, però, nessun compagno riesce ad arrivare. Al 32’, sul fronte opposto, tocca a Manuel Bianchi deliziare la platea grazie a uno dei suoi numeri d’alta scuola. L’attaccante lastrigiano, partito dalla destra, va via in dribbling sullo stretto a un paio di avversari e dopo essere entrato in area, porge all’accorrente Terzani un pallone che l’esperto centrocampista ex Scandicci colpisce in scarsa coordinazione e spedisce, di conseguenza, sopra la traversa. Va in archivio senza altre emozioni un primo tempo che ha visto una leggera supremazia lastrigiana ma che ha anche reso evidente la vivacità e la buona condizione atletica di uno Staffoli tutt’altro che arrendevole. Nella ripresa i due tecnici provano ad apportare ai rispettivi schieramenti alcuni correttivi nel tentativo di dare una scossa alla partita. Sarti inserisce Chiaro al posto di Vanni e Cristiani risponde togliendo il giovane Fogli, sostituito da Panichi. Poi, al 66’, giunge l’episodio che abbiamo voluto utilizzare quale copertina della nostra cronaca domenicale e che tanto amaro in bocca lascia a giocatori e tifosi di fede lastrigiana. Gigi Sarti prova a spostare ulteriormente avanti il baricentro del proprio gioco inserendo Mattia Maurello al posto di Chiesi ma neppure questa mossa cambia l’inerzia della gara che si chiude senza vinti né vincitori. I successi di San Marco Avenza e Ponte Buggianese allontanano adesso la Lastrigiana dalla vetta. Decisivo, in quest’ottica, sarà dunque il recupero della gara non disputata domenica scorsa a Pontremoli con la Lunigiana che si giocherà mercoledì prossimo, sempre sul terreno dello stadio “Lunezia” alle ore 15. I ragazzi di Sarti sono chiamati a un pronto riscatto ma certo non sarà facile aver ragione, lontano da casa, di Palazzolo e compagni che già in occasione della partita d’andata, furono capaci di espugnare il terreno di quella che, in quel momento della stagione, era una delle squadre più in forma del campionato. Un buon momento di forma lo sta, invece, attraversando un solido Staffoli. Il punto conquistato a Lastra permette alla squadra di Cristiani di mantenersi ai margini della zona play off. Davvero un grande risultato se ripensiamo alla squadra timida e insicura che a inizio stagione, pareva destinata a dimorare stabilmente nelle zone basse della classifica. Lo Staffoli è maturato. Le avversarie sono avvertite.