vs | 2-0 |
LASTRIGIANA: Sicuteri, Guerrini, Burgnich, Innocenti, Mannelli, Gabbani, Chiesi (72’ Chiaro), Caroti, Di Tommaso, Vanni (84’ Maurello, poi 87’ Maio), Bianchi.
A DISPOSIZIONE: Drovandi, Lauri, Vezzosi, Rossi.
ALLENATORE: Gianluigi Sarti.
ZENITH AUDAX: Marini, Giannetti (66’ Mariani), Benvenuti, Fattori, Maretto, Facchini, Baroni (89’ Confietto), Silvestri, Fabbri, Picchianti, Sorbera (75’ Ritarossi).
A DISPOSIZIONE: Morsiani, Campolo, Cani.
ALLENATORE: Andrea Bellini.
ARBITRO: Fiorillo di Lucca, coadiuvato da Del Vigna di Pistoia e Cecchini di Carrara.
RETI: 83’ Mannelli, 95’ Di Tommaso.
Un lungo, scrosciante, caloroso ma soprattutto, meritatissimo applauso ha accompagnato negli spogliatoi a fine gara i ragazzi della Lastrigiana. Con sofferenza ma anche con grande qualità e determinazione, l’undici biancorosso conclude la sua avventura casalinga nella “regular season” di questo fantastico campionato di Promozione ottenendo un grandissimo risultato che le permette non solo di consolidare la seconda posizione in classifica ma anche di tenere ancora viva la corsa per il titolo che varrebbe il passaggio diretto in Eccellenza. Il contemporaneo pareggio in rimonta conquistato dal Ponte Buggianese sul difficile terreno del San Marco Avenza, riduce a due le lunghezze di vantaggio rimaste alla compagine pistoiese proprio nei confronti della lastrigiana. Sarà, dunque, tutta da seguire l’ultima giornata di campionato che vedrà impegnati i ragazzi di Gigi Sarti in quel di Castelnuovo Garfagnana mentre quelli di Corrado Scintu, per assicurarsi l’agognato traguardo, dovranno necessariamente battere fra le mura amiche uno Staffoli ormai in salvo e che nulla ha più da chiedere a un debutto in Promozione ricco di belle soddisfazioni. Chi alla vigilia pensava che una Zenith ormai scarica dopo la vittoria nella fase regionale di Coppa Italia che le ha garantito l’accesso diretto ai play off, è ben presto costretto a ricredersi. Pur priva di due elementi fondamentali come Magelli e Algerino, la compagine pratese scende sul sintetico della Guardiana ben decisa a non recitare il classico ruolo della vittima predestinata. Anche se Gigi Sarti recupera Burgnich in difesa e può così tornare a schierare la sua formazione ideale, nei primi minuti di gioco, sono i pratesi a dar filo da torcere alla retroguardia biancorossa che al 12’ corre il primo serio rischio della partita. Il velocissimo esterno destro Sorbera va via in progressione, arriva sul fondo e rimette al centro un insidioso pallone che Sicuteri smanaccia in maniera improvvida nel tentativo di andare ad arpionare il pallone in presa alta. La sfera s’impenna ed è colpita di testa dall’ottimo Silvestri che ben appostato a centro area, prende bene il tempo ai centrali difensivi biancorossi saltando più in alto di tutti. La sua inzuccata è, però, tutt’altro che precisa e la palla, invece di dirigersi verso la porta, prende la via dei cieli perdendosi sopra la traversa. Questo primo campanello d’allarme risveglia le ottime velleità agonistiche di una Lastrigiana bisognosa come non mai dei tre punti. Nonostante l’assenza dello squalificato Terzani tolga quel pizzico di esperienza a centrocampo e che l’impiego di un Chiesi non ancora al meglio della condizione ne limiti la consueta spinta offensiva, è il centrocampo biancorosso a prendere, nei minuti successivi, decisamente in mano le redini del gioco. Un monumentale Caroti recupera quasi tutti i palloni che transitano nella sua zona ed è proprio lui, supportato dalla grande esperienza di Gabbani, dalla generosità di Chiesi, dalla freschezza di Vanni e da un propositivo Burgnich che spesso e volentieri si sgancia in avanti a sostegno della mediana di casa, a suonare la carica e a costringere la forte compagine laniera ad abbassare notevolmente il raggio della propria azione. La Lastra adesso ci crede e le occasioni iniziano a fioccare. Al 22’ la prima puntata offensiva del talentuoso Manuel Bianchi, si chiude con una conclusione dalla distanza che termina di poco fuori. Sul successivo rinvio dal fondo, va improvvisamente in tilt la difesa laniera che non riesce a far ripartire l’azione dando così modo a Caroti di tornare in possesso di palla. Il numero otto di casa si sgancia sulla destra, giunge al limite dell’area e taglia poi verso il centro un bel suggerimento che pesca, tutto solo nei pressi del secondo palo, Giovanni Di Tommaso. L’esperto e prolifico attaccante biancorosso prova a saltare di testa e a schiacciare la palla verso la porta; coordinazione e incornata, però, non sono quelle dei tempi migliori e la palla, colpita in maniera davvero maldestra, termina di poco fuori alla destra di Marini. Al 26’ ancora occasionissima per Bianchi che lanciato fra le linee, recupera e protegge benissimo il pallone ma poco dopo essere entrato in area, prova una conclusione in diagonale che sibila fuori di un nulla alla sinistra di Marini. Nella Zenith, oltre al già citato Magelli, si percepisce in maniera evidente l’assenza di un altro difensore esperto come Mazzucco e anche se Maretto e Facchini interpretano i rispettivi ruoli con la solita grande abnegazione, è sempre la Lastrigiana a mettere paura al giovanissimo estremo difensore blau grana. Alla mezzora Caroti scodella verso l’area avversaria un pallone che Di Tommaso raccoglie e poi protegge con il consueto mestiere. Il suo intelligente tocco all’indietro premia il puntuale inserimento di Bianchi che senza pensarci due volte, scarica in porta dalla media distanza. In tribuna i sostenitori di casa sono già pronti per esultare ma una super parata in tuffo di Marini, nega a tifosi e giocatori di casa la gioia del gol. Bellissimo, nell’occasione, il gesto tecnico compiuto dal portiere laniero che grazie a un gran colpo di reni, arriva a toccare con la punta delle dita il pallone che finisce in corner. La Lastrigiana è adesso padrona del campo ma la Zenith non ci sta e al 40’ dimostra, grazie a una bella manovra corale di esserci eccome in partita. L’azione si sviluppa sulla sinistra, dove Benvenuti va via verticalizzando per Silvestri. I rapidi movimenti del numero otto disorientano la difesa avversaria permettendogli di arrivare sul fondo e tagliare verso il centro dell’area un insidioso pallone basso che raggiunge il ben appostato Fattori. L’occasione è di quelle da non fallire ma il numero quattro ospite, pur essendo completamente libero da marcature, colpisce malamente da favorevolissima posizione un pallone che si alza sopra la traversa. A pochi secondi dal fischio di chiusura di un’interessantissima prima frazione ben interpretata da entrambe le squadre, è la Lastra a gettare al vento l’occasionissima per sbloccare il risultato. Lo scambio stretto al limite dell’area pratese fra Di Tommaso e Bianchi manda nuovamente fuori giri la retroguardia della Zenith. La palla filtra in area per Caroti che si coordina per la battuta a rete indirizzando poi verso la porta difesa da Marini un autentico missile “terra-aria” sul quale il giovanissimo estremo difensore si supera deviando ancora una volta in calcio d’angolo. Le due formazioni tornano in campo dopo l’intervallo di metà gara più che mai decise a darsi battaglia e perché no, a tentare di superarsi e sembrano non risentire del primo caldo di primavera. Dopo un primo quarto d’ora nel quale i due collettivi badano più che altro a mantenere le posizioni, al 62’, è nuovamente la Lastrigiana a farsi minacciosa dalle parti di Marini. Bianchi dà il via all’azione smistando sulla sinistra un pallone che raggiunge Chiesi. L’esterno classe ’94 va via lungo la corsia di competenza e giunto nei pressi del limite dell’area avversaria, taglia dentro un buon suggerimento che Bianchi recupera con la consueta innata eleganza. Trovatosi dinanzi un difensore che gli sbarra la strada, il numero undici biancorosso tira fuori dal cilindro un autentico numero di magia “scucchiaiando” la sfera che supera l’avversario ricadendo con estrema precisione sulla testa di Di Tommaso che nel frattempo, si è liberato a due passi dalla porta. L’occasione è ancora una volta ghiottissima; peccato che l’inzuccata del numero nove di casa difetti in quanto a potenza e che la palla cada proprio fra le braccia protese di Marini che ringrazia e si salva. L’azione riparte e pochi secondi dopo, sul fronte opposto, è Sorbera a liberarsi sulla destra per poi entrare in area e tentare d’incrociare in diagonale spedendo la palla di pochissimo fuori alla sinistra di Sicuteri. Al 65’ Chiesi innesca Vanni che trova un varco per vie centrale, vi s’incunea e poi batte dalla distanza indirizzando la sfera di poco sopra la traversa. Un minuto più tardi è Gabbani a tagliare verso l’area pratese un pallone dalla trequarti sinistra che pur risultando leggermente lungo, a causa di uno strano effetto, resta in campo ed è controllato da Di Tommaso che lo ripropone immediatamente verso il centro dell’area ospite. Una serie di lisci sotto porta favorisce l’intervento di Bianchi che però, dopo essersi ottimamente coordinato per la battuta a rete, spedisce nuovamente fuori da ottima posizione. La porta della Zenith sembra davvero stregata. Se ne ha un nuovo esempio all’81’ quando Leo Caroti, dopo aver recuperato palla sulla trequarti, decide di battere dalla lunghissima distanza imprimendo alla palla tutta la potenza di cui il fortissimo centrale di centrocampo biancorosso dispone. Quello che si dirige verso la porta di Marini è un autentico bolide che sfiorando la traversa e colpendo la parte esterna della rete, dà ai tifosi di casa l’illusione ottica del gol. Due minuti più tardi, finalmente, il risultato si sblocca. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si accende un confuso batti e ribatti nel cuore dell’area laniera. Di Tommaso, appostato a pochi passi dal portiere Marini, tocca la palla verso la porta mettendo fuori causa il giovane estremo difensore che nell’occasione, sbaglia completamente il tempo dell’intervento in tuffo. La sfera resta nei pressi della linea bianca, dove Mannelli è il più lesto di tutti a imprimerle la deviazione decisiva e vincente. Esplode di gioia la tribuna della Guardiana. Adesso la Lastra è in vantaggio e si trova momentaneamente a un solo punto di distanza dal Ponte Buggianese che nel frattempo, è sotto 2-1 sul campo del San Marco Avenza. La gara è, però, tutt’altro che finita. La Zenith riparte all’attacco e all’85’ va vicinissima al pareggio grazie a una bellissima azione al termine della quale, a Silvestri, non resta altro da fare che mangiarsi le mani. E’ ancora Sorbera l’ispiratore della manovra laniera. Il numero undici va via in progressione sulla destra, giunge al limite dell’area e rimette al centro un interessante pallone rasoterra che cogliendo di sorpresa l’intera difesa biancorossa, si dirige sul secondo palo, dove, nel frattempo, sta arrivando Silvestri. Al numero otto blau grana non resterebbe altro da fare che spingere la palla in rete ma il suo intervento in spaccata è tutto da dimenticare; sfera colpita in scarsa coordinazione che termina di un soffio a lato. I tifosi di casa hanno appena il tempo per tirare il classico sospiro di sollievo che un’altra preoccupante tegola piove in maniera improvvisa sulle loro teste. Mattia Maurello, da poco entrato al posto di Vanni, riceve un brutto colpo a un ginocchio ed è costretto a lasciare il campo dopo appena tre minuti dal suo ingresso. Al suo posto, Sarti fa esordire in prima squadra il “talento” classe ’97 Andrea Maio. L’arbitro Fiorillo concede cinque minuti di recupero e al 91’ Sicuteri blocca con sicurezza una conclusione dal limite proposta da Fattori. Un minuto più tardi, è senza dubbio ben più impegnativo l’intervento del numero uno biancorosso che deve respingere con il corpo un’insidiosa conclusione del solito Silvestri. La tensione si taglia col coltello ma a scacciare definitivamente fantasmi e paure, ci pensa, proprio a fil di sirena, il “solito” Giovanni Di Tommaso che raccolto un suggerimento dalla sinistra di Gabbani, controlla bene il pallone in area superando poi Marini con un preciso rasoterra diagonale. La gara si chiude qui e poco importa se, nel frattempo, il Ponte ha raggiunto il pareggio in quel di Avenza. In attesa di capire quali saranno i verdetti che scriverà l’ultima giornata di campionato, Lastrigiana e Zenith, escono dal campo fra gli applausi. Un premio giusto e meritato a due formazioni di livello che hanno già raggiunto grandi traguardi. Solo il campo deciderà se sarà o no Eccellenza. Intanto a noi non resta altro che fare i complimenti a due ottime squadre che ci hanno fatto gioire, divertire e anche un po’ soffrire. Del resto, questo è il calcio….