vs | 5-1 |
LASTRIGIANA: Drovandi, Guerrini, Burgnich, Innocenti, Mannelli, Gabbani, Terzani (83’ Gagliani), Caroti, Di Tommaso (76’ Maurello), Vanni (71’ Chiaro), Bianchi.
A DISPOSIZIONE: Sicuteri, Vezzosi, Rossi, Chiesi.
ALLENATORE: Gianluigi Sarti.
CASCINA: Malasoma, Pantani, Vaglini, Precisi (55’ Puliti), Nucci, Di Gaddo, Pacifico (71’ Botti), Menciassi, Bonamici, Sodini (55’ Betti), Palamara.
A DISPOSIZIONE: Cerri, Carugini
ALLENATORE: Piero Lombardi.
ARBITRO: Vagheggi di Arezzo, coadiuvato da Laici e Palombo Sez. Valdarno.
RETI: 34’ Di Tommaso, 39’ Terzani, 60’ Palamara, 62’, 71’ e 76’ Bianchi.
La sicurezza di Innocenti e Mannelli, la generosità di Guerrini, la solidità in mezzo al campo della “colonna” Caroti, l’intelligenza tattica dell’esperto Gabbani, l’intraprendenza di Terzani e Burgnich, la concretezza negli ultimi sedici metri di Di Tommaso, la freschezza tattica di Vanni ma soprattutto, la superba prestazione di Bianchi; talento puro, giocatore di categoria superiore che definire fenomenale, parrebbe addirittura riduttivo. Sono state queste, in estrema sintesi, le chiavi di lettura di un successo nettissimo e indiscutibile. Una prestazione, quella fornita dai ragazzi guidati da Gigi Sarti, che ha fatto lustrare gli occhi e spellare le mani ai sostenitori di fede biancorossa presenti alla Guardiana. Torna, invece, a casa senza punti ma neppure senza grossi rimpianti la formazione del Cascina. Alla luce di questa pesantissima battuta d’arresto, ne siamo certi, mister Piero Lombardi ne dovrà rivedere parecchie di cose. Difesa troppo fragile, centrocampo poco concreto e ancor meno combattivo e attacco non pervenuto sul taccuino del cronista, la dicono lunga sull’anonima prestazione offerta dalla formazione nero azzurra che è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. L’errore commesso dal portiere biancorosso Drovandi in occasione della non irresistibile punizione dal limite calciata da Palamara, è stato solo un miraggio nel deserto. Nulla hanno potuto i difensori ospiti contro l’inarrestabile Bianchi che con i suoi numeri d’alta scuola, ha deliziato la platea e trascinato la Lastrigiana verso un nuovo successo da record. Dopo la convincente vittoria ottenuta sette giorni fa sul terreno dello Staffoli, dunque, Gigi Sarti e la sua banda di giovanotti conquistano altri tre punti che li proiettano nelle altissime sfere della classifica. Certo; il cammino è ancora lungo e ovviamente, l’obiettivo principe per la formazione lastrigiana rimane la salvezza ma poiché, come recita un vecchio proverbio “l’appetito vien mangiando”, chissà mai che la squadra biancorossa, continuando a giocare con questo piglio e questa voglia, non regali ai propri sostenitori qualche bella soddisfazione in più. Per il momento, però, i giocatori di Sarti si godono questa robusta e convincente affermazione che li pone sulla ribalta settimanale del Girone A. Eppure, le cose, non sembravano, almeno inizialmente, essersi messe bene per i padroni di casa. Della prima fase del match, infatti, tutto può dirsi, fuorché spettacolare e ricca di emozioni. Il gioco stenta a decollare e spesso, nonostante i suggerimenti urlati dalla panchina dal tecnico di casa, il pallone si vede più per aria che per terra. Il Cascina pensa quasi esclusivamente a difendersi ma nelle rare occasioni in cui i padroni di casa riescono a imbastire la manovra di centrocampo, appaiono subito evidenti i limiti del reparto arretrato cascinese e soprattutto, di un insicuro, lento e disattento Malasoma. Col passare dei minuti, la Lastrigiana guadagna metri sul terreno di gioco e il match subisce la prima decisiva svolta nei minuti finali del primo tempo. Al 34’ Gabbani tira fuori la bacchetta e dà il là alla sinfonia biancorossa. Precisa è la sua “sviolinata” a pescare nel cuore dell’area cascinese bomber Di Tommaso il cui sublime “arpeggio”, non lascia scampo a Malasoma. Delicato pallonetto a scavalcare l’estremo nero azzurro e palla che si adagia in fondo alla rete ospite. Insistono adesso i biancorossi padroni di casa che al 39’ sfruttano a dovere la vena realizzativa di un Terzani in giornata di grazia. Bello il suggerimento di Vanni che pesca il “sette” in maglia bianca ben appostato a due passi dalla porta. Per Terzani è un giochetto da ragazzi raccogliere il suggerimento del compagno e tradurlo in rete con un tocco da due passi. La Lastra vola adesso sulle ali del doppio vantaggio e al 44’ un’azione da manuale rischia di tradursi in un gol che se realizzato, avrebbe senza dubbio fatto venir giù la tribuna. Gabbani sventaglia una punizione da trequarti campo pescando con millimetrica precisione Bianchi che va via sulla sinistra e rimette al centro un cross sul quale si avventa come un falco Di Tommaso che però, invece di tentare una ben più comodo colpo di testa, decide di optare per il “colpaccio” cercando la giusta coordinazione in semirovesciata volante. Il numero nove biancorosso cicca solo per un soffio la conclusione ma la bellezza del gesto gli fa comunque guadagnare gli applausi convinti del pubblico. Di ben altro spessore, è, invece, la fase iniziale della ripresa. La Lastrigiana parte forte e al 48’ va vicinissima al terzo gol. Stavolta i ruoli s’invertono. E’ Di Tommaso a impostare il gioco sul settore di sinistra. La sua verticalizzazione coglie impreparata la difesa centrale cascinese che buca clamorosamente l’intervento in chiusura dando via libera a Bianchi. Il giovane attaccante di casa entra in area ma presentatosi a tu per tu con Malasoma, invece di tentare la conclusione a rete, prova a scartare anche l’estremo avversario che è però molto bravo a chiudergli lo specchio della porta, salvando con bravura ma anche con grandissimo affanno, i propri pali. Lo scampato pericolo risveglia finalmente anche la formazione pisana che sotto di ben due gol, deve pur provare a fare qualcosa per rientrare in partita. L’occasione buona capita allo scoccare del minuto sessanta quando un’azione cascinese è fermata irregolarmente al limite dell’area lastrigiana da un difensore che commette gioco pericoloso. L’arbitro assegna una punizione da posizione centrale con la palla che è posta poco oltre la lunetta che fa da appendice ai sedici metri avversari. Un’ottima opportunità per Palamara che si predispone alla battuta calciando, però, con scarsa convinzione. Il lento e prevedibile rasoterra che ne scaturisce, dopo aver superato la barriera, sembra di facile lettura per Drovandi che difatti si getta in tuffo nel tentativo di recuperare il pallone. Neppure il suo intervento è, però, preciso e la sfera, dopo essergli sfuggita di mano, rotola lemme lemme in fondo al sacco. L’improvviso lampo ospite, condito dal brutto errore di Drovandi, fa riaffiorare tutte d’un colpo le paure e le insicurezze evidenziate dalla Lastra in occasione della sfida interna con il San Marco Avenza. Il Cascina se ne accorge e un minuto più tardi, un’altra indecisione di Drovandi rischia di costare carissima alla propria squadra. Stavolta la difesa si salva ed è a questo punto che la partita subisce la svolta definitiva. Si accende la stella di Manuel Bianchi che prendendo letteralmente per mano i propri compagni di squadra, li trascina al successo affondando definitivamente la già scricchiolante barca cascinese con tre perle d’autore. Al 62’, dopo aver ricevuto palla sulla sinistra, si accentra eludendo con una bella finta l’intervento di un avversario e dopo aver “puntato” la porta, supera Malasoma con un’imparabile conclusione di punta da fuori area che va a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali alla sinistra dell’incolpevole portiere pisano. Dieci minuti più tardi, Bianchi si ripete andando a realizzare la quarta rete lastrigiana. Ottimamente innescato da un tocco in profondità, il numero undici in maglia bianca è bravissimo ad anticipare l’incerta uscita di Malasoma superandolo con un leggero e preciso tocco. Manuel Bianchi completa poi il suo capolavoro cinque minuti più tardi traducendo in gol una buona manovra costruita dai compagni di squadra approfittando dell’ennesima incertezza di un Malasoma sempre più in bambola. Bella l’iniziativa portata avanti sulla sinistra da Di Tommaso che serve in profondità Terzani. L’esperto centrocampista classe ’89, giunto sulla linea di fondo, rimette al centro un bel pallone che Bianchi, ben appostato all’altezza del primo palo, tocca facilmente in rete da pochi passi, favorito anche dalla goffa uscita di Malasoma. Si chiude, dunque, nel migliore dei modi questa prima soleggiata domenica di novembre per la Lastrigiana che grazie a questi tre preziosissimi punti, aggancia a quota undici Lunigiana e Ponte Buggianese ma soprattutto, un più che lusinghiero quinto posto in classifica dietro a corazzate del calibro di Zenith Audax e Vaianese Impavida. E’ notte fonda, invece, per il Cascina che resta unico fanalino di coda con soli tre punti all’attivo in sette giornate di campionato. Francamente troppo poco per sperare in una tranquilla e immediata risalita.