vs | 4-0 |
LASTRIGIANA: Salvini, Vucaj, Ciampi, Bini, Cultrona, Bagnoli, Vanni, Ciaccheri, Nieri, Burgalassi, Binazzi.
A DISPOSIZIONE: Messina, Gorini, Poggioli, Siena, Cornello, Marani, Mazzoni.
ALLENATORE: Giovanni Mollica.
SANTA FIRMINA: Ricciarini, Agushi, Daveri, Marraghini, Vicidomini, Scarpelli, Bresciani, Lischi, Pasqui, Magnanensi, Agretti.
A DISPOSIZIONE: Vencato, Astara, Verdelli, Motta, Ginestroni, Castellucci.
ALLENATORE: Emiliano Carresi.
ARBITRO: D’Aniello di Prato.
RETI: 24’ e 30’ Vanni, 81’ Cultrona, 82’ Marani.
ESPULSO: Scarpelli al 65’ per doppia ammonizione.
Ci sono volute ben dodici giornate di campionato ma alla fine, forse nel momento più delicato di questo travagliatissimo avvio di stagione, la Lastrigiana di Giovanni Mollica e Alessandro Bucci, ce l’ha fatta a scacciar via la “maledizione” che non la voleva vincente sul proprio terreno di gioco. Che sia questo l’inizio della riscossa biancorossa? Tutti gli sportivi se lo augurano anche in considerazione del fatto che questa prima affermazione casalinga, ottenuta in maniera netta e convincente non solo sul piano del risultato numerico ma anche su quello del gioco, è stata ottenuta a spese di un Santa Firmina a sua volta coinvolto nella sempre durissima battaglia che si combatte domenicalmente per risalire dai bassifondi della classifica. Vincere questo confronto diretto che si disputa sul sintetico della Guardiana, varrebbe doppio per entrambe le formazioni. Lastrigiana e Santa Firmina, infatti, non centrano il successo pieno dallo scorso 1° novembre e poiché la classifica si fa sempre più preoccupante e morale e autostima, di conseguenza, si abbassano, i tre punti avrebbero l’effetto di una miracolosa medicina per entrambe le compagini. Il Santa Firmina, che, prima di questa gara, vanta un punto di vantaggio sui biancorossi, potrebbe allungare il passo mentre alla Lastra, l’intera posta in gioco, permetterebbe, scavalcando proprio i giallo verdi aretini, di rilanciare le proprie quotazioni in vista del repentino raggiungimento di una tranquilla salvezza. L’immediata vigilia del match non fa, però, dormire sonni tranquilli al tecnico della “Mollix Band”. Numerosissime e importanti sono le assenze che costringono Mollica non solo a inventarsi di sana pianta l’undici titolare ma anche a dover attingere dalla formazione Allievi B che tanto bene sta facendo nel proprio campionato. Nonostante la brutta batosta subita nel turno precedente per merito del redivivo Belmonte, sembra, invece, aver meno problemi sotto quest’aspetto mister Carresi che può schierarsi in campo con la migliore formazione possibile. Mollica e Bucci disegnano un equilibrato 4-4-1-1 che prevede, davanti a Salvini, un quadrilatero difensivo composto dai centrali Bini e Cultrona e dagli esterni Ciampi (a sinistra) e Vucaj (a destra). In mezzo al campo giostrano i centrali Ciaccheri e Bagnoli mentre, sugli esterni, ci si affida a Vanni (a destra) e al duttile “freccia rossa” Binazzi (che scala a sinistra lasciando il posto all’ex compagno di mille battaglie ai tempi dello Sporting guidato da Paolo Tascioni Niccolò Ciampi). Burgalassi, galleggia fra centrocampo e attacco fungendo sia da innesco per l’unica punta di ruolo Nieri, sia da diga di supporto per i compagni di reparto in fase di non possesso. Quasi speculare l’atteggiamento con il quale, sul forte opposto, Carresi affronta questo impegno. In mezzo al campo, Magnanensi fa il regista avvalendosi anche del supporto di Lischi. In attacco ci si affida a Pasqui, mentre, sugli esterni, viaggiano Bresciani e Agretti. Durante i primi minuti di partita che come spesso accade, servono alle due formazioni per studiarsi e affinare i dispositivi tattici, si comprende subito come la Lastra abbia qualcosa in più rispetto agli avversari sia in fase d’impostazione, sia, soprattutto, in fase conclusiva. Anche se, come vedremo in cronaca, saranno spesso le palle inattive a farla da padrone nelle occasioni fondamentali, i biancorossi riescono ad allargare il gioco sfruttando le corsie laterali e mettendo in difficoltà una difesa ospite piuttosto fragile e incerta. Dall’altra parte, invece, funziona benissimo la linea Maginot disegnata dalla retroguardia di casa che mostra, da parte aretina, palese mancanza d’idee in fase d’impostazione, ma soprattutto, preoccupante sterilità negli ultimi sedici metri avversari. Al 6’ il primo pericolo per la retroguardia giallo verde è originato, come accennato in precedenza, da un calcio piazzato dalla sinistra molto ben scodellato a centro area da Giorgio Bagnoli. Il possente Burgalassi è bravissimo a prendere il tempo agli avversari, saltare di testa e incornare da pochi passi verso la porta difesa da Ricciarini. Lo è, però, molto meno quando si tratta di dar potenza alla palla. La sua “frustata” è, infatti, debole e prevedibile; non ha, dunque, grosse difficoltà, l’estremo aretino, a distendersi sulla propria sinistra e prolungare la traiettoria della sfera oltre la linea di fondo e di conseguenza, in calcio d’angolo. La Lastra ci crede, ci prova ma per annotare qualcosa sul taccuino, occorre attendere il 23’ ma soprattutto, un altro calcio piazzato spostato, stavolta, sul settore destro dell’attacco biancorosso. Alla battuta si presenta nuovamente Giorgio Bagnoli che questa volta, invece di proporre il traversone tagliato verso il centro dell’area, prova la battuta diretta a rete indirizzando, però, il pallone di poco sopra la traversa. La Lastrigiana gioca adesso con buon piglio e convinzione e dopo esserci andata vicina in un paio di occasioni, sblocca il risultato allo scoccare del 24’. Si snoda bene la manovra dei ragazzi di Mollica al limite dell’area aretina. Nieri riceve il pallone e poi, dopo averlo ottimamente protetto, fa sponda favorendo il puntuale inserimento offensivo di Vanni che dopo averlo raccolto, si fa largo in area avversaria e supera Ricciarini con un preciso tocco rasoterra. Il gol galvanizza a tal punto l’esterno ex Scandicci e Ovest che, pochi secondi dopo la mezzora, approfittando di una colossale dormita di un difensore avversario, è ancora lui che mette la propria firma sul punto del raddoppio. Vanni è bravissimo a operare il break sulla trequarti sradicando la palla dai piedi di un difensore avversario e dopo essere entrato in area e aver saltato anche Ricciarini in uscita, deposita facilmente nella porta ormai sguarnita il pallone del due a zero biancorosso. Il Santa Firmina annaspa facendosi vedere per la prima volta in avanti solo a tre minuti dal termine del primo tempo quando Lischi, dopo essersi liberato in area sugli sviluppi di un corner, conclude rasoterra costringendo Salvini a bloccare in presa bassa. Anche la ripresa è lo specchio fedele di ciò che si è visto nel primo tempo. E’ sempre la Lastrigiana ad avere le occasioni migliori che più volte la portano vicino al terzo gol. Al 43’ Vanni calcia bene verso il centro dell’area avversaria una punizione dalla sinistra. Un confuso batti e ribatti fa carambolare la palla sui piedi di Burgalassi che ben appostato al limite, prova a piazzarla nell’angolo basso alla destra di Ricciarini con un preciso rasoterra. Sfortuna vuole, però, che la sua mira sia leggermente imprecisa e che la palla, dopo aver lambito il montante della porta aretina, termini di pochissimo sul fondo. Al 51’ Burgalassi veste alla perfezione i panni dell’uomo assist liberando in ara Nieri. Il centrattacco biancorosso controlla bene e poi, da ottima posizione, spara forte sul primo palo, dove, però, un attento Ricciarini è bravo a “murare” la conclusione e salvare con bravura la propria porta. Al 56’ l’ennesimo calcio piazzato concesso dall’arbitro D’Aniello, è all’origine di un’insidiosa pontata offensiva giallo verde. Magnanensi prova, infatti, la battuta a girare dalla sinistra costringendo Salvini a una provvidenziale deviazione oltre la traversa. Al 63’ ci prova l’intraprendente Lischi che entra in area dalla destra per poi concludere centralmente fra le braccia di Salvini. Tre minuti più tardi, è invece prodigioso, sul fronte opposto, Davide Ricciarini. Il neo entrato Siena, dimostrando di aver fatto presto a entrare in partita, batte con grande precisione un calcio d’angolo da sinistra. La palla spiove proprio nei pressi della porta, dove il sempre presente Burgalassi salta nuovamente più in alto di tutti indirizzando a rete di testa da posizione favorevole. Stavolta la sua incornata sembra destinata ad avere miglior fortuna ma sulla sua strada trova un superbo Ricciarini che grazie a un gran colpo di reni, alza con una mano sopra la traversa negando al “dieci” biancorosso la gioia del gol. Nel frattempo, cade un’altra tegola sulla testa del tecnico Carresi. Scarpelli, già ammonito, commette fallo su un avversario inducendo l’arbitro a estrarre, nei suoi confronti, il secondo cartellino giallo. Una decisione fin troppo fiscale e penalizzante, a nostro avviso, che costringe il Santa Firmina a giocare l’ultimo quarto di partita in inferiorità numerica. Nonostante ciò, al 71’, sono gli ospiti a gettare clamorosamente alle ortiche l’occasionissima che avrebbe potuto riaprire la partita. Calcio piazzato dalla destra battuto verso l’area avversaria dal neo entrato Motta, il solito Lischi salta bene di testa anticipando gli avversari ma anche lui, al pari di quanto fatto nel primo tempo sulla sponda opposta da Burgalassi, colpisce debolmente consentendo a Salvini di bloccare in tuffo. Al 74’ tocca ai padroni di casa mangiarsi le mani….e un gol praticamente già fatto. Davvero irresistibile, nell’occasione, è la discesa sulla sinistra di Binazzi che dopo essere andato via in velocità a un avversario, si ferma innescando Siena. Il numero quindici di casa entra in area, si presenta a tu per tu con Ricciarini ma dopo averlo messo a sedere con una finta ed essersi ritrovato davanti alla porta spalancata, sbaglia clamorosamente la misura del diagonale chiudendo di poco fuori alla sua destra. La Lastrigiana meriterebbe almeno un altro gol ma è costretta ad attendere i quattro minuti di recupero concessi dal Signor D’Aniello per far esplodere i fuochi d’artificio che chiudono in bellezza la prima “festa stagionale” sul campo della Guardiana. Minuto ottantuno; corner da sinistra battuto di nuovo con il contagiri da Siena. Questa volta, a staccare imperiosamente di testa, è il centrale difensivo ex Casellina Ignazio Cultrona la cui inzuccata non lascia scampo al pur bravo Ricciarini. Minuto ottantadue; fanno tutto alla perfezione i “ragazzini terribili” prestati alla causa biancorossa da mister Michele Massimillo. L’azione di contropiede impostata dalla Lastrigiana è da manuale del calcio. Ciaccheri manovra sulla trequarti aprendo a destra, dove si è nel frattempo proposto Jonny Cornello. Il roccioso centrocampista fa a sua volta viaggiare sulla propria ala l’attaccante Leo Mazzoni che appena dopo il suo ingresso in area, invece di battere direttamente a rete, rimette al centro per l’accorrente Marani per il quale è un giochetto da ragazzi timbrare per la prima volta il cartellino in un campionato regionale. Finisce, dunque, in gloria per la “Mollix Band”. Un risultato rotondo e meritato che fa guardare con maggiore ottimismo alla difficile trasferta sul campo della Pianese, seconda forza del campionato dietro all’irresistibile Rinascita Doccia. Dopo il Poker che il Belmonte le aveva rifilato fra le mura amiche, quello calato sul tappeto verde della Guardiana dalla Lastrigiana, ha tutte le caratteristiche di un vero e proprio campanello d’allarme per il Santa Firmina al quale servirà senza dubbio qualcosa in più per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione.