VS | 1-1 |
LASTRIGIANA: Salvini, Binazzi, Ciampi, Bini, Cultrona, Bagnoli, Vanni, Ciaccheri, Nieri, Burgalassi, Martini.
A DISPOSIZIONE: Delli Guanti, Vucaj, Straccali, Gorini, Siena, Ficozzi, Poggioli.
ALLENATORE: Giovanni Mollica.
BELMONTE A. G.: Crescioli, Perini, Adamo, Segoni, Martini, Masi, Gerini, Nelli, Serra, Picchi, Maoggi.
A DISPOSIZIONE: Magni, Zeroni, Rigacci, Berti, Bettoni, Benini, Dudea.
ALLENATORE: Sauro Bini.
ARBITRO: Lensi di Empoli.
RETI: 59’ Nieri, 78’ Bettoni.
ESPULSO: Martini all’83’ per gioco falloso.
Serviva una magia alla “Mollix band”. Una formula miracolosa, di quelle con cui le fate buone risvegliano le belle principesse che qualche strega cattiva ha fatto cadere in un sonno profondo grazie a qualche malefico sortilegio. Perché, proprio a una fiaba in stile “Biancaneve e i Sette Nani” assomiglia il campionato disputati sin qui fra le mura amiche dalla formazione biancorossa. Anche stavolta pareva che finalmente, quella che ormai tutti a Lastra hanno simpaticamente ribattezzato “la maledizione della Guardiana” potesse esser spazzata via dal punto del vantaggio realizzato a metà ripresa da bomber Nieri ma proprio com’era accaduto un paio di settimane fa in occasione della sfida con il Ponte a Greve guidato da mister Sergi, a due minuti dalla fine, l’autentica “magia”, il classico coniglio dal cilindro, insomma, l’ha tirato fuori David Bettoni che battendo Salvini grazie a un missile da trenta metri che si è insaccato imparabilmente sotto la traversa, ha regalato al Belmonte un meritatissimo punto che consente alla formazione grassinese di prolungare la propria striscia di risultati positivi e guardare con sempre maggior fiducia e convinzione a una salvezza tutt’altro che impossibile da raggiungere. Sul sintetico della Guardiana va in scena un match molto equilibrato. Le due formazioni si sono sostanzialmente equivalse e anche se la Lastra è nuovamente costretta a masticare amaro, poiché si è vista riacciuffare per i capelli a una manciata di secondi dalla fine, va detto che il Belmonte non ha sfigurato e giocando con buonissima personalità nella zona centrale del campo, ha avuto le proprie occasioni ottenendo, a conti fatti, ciò che voleva. Qualche piccolo rammarico resta, considerando il fatto che la formazione ospite ha evidenziato qualche pecca in fase difensiva ma tirando le somme, mister Bini può essere soddisfatto. Dopo una prima parte di stagione nella quale il Belmonte ha avuto qualche problema di amalgama (sono molte, infatti, le facce nuove nell’undici grassinese) adesso gli ingranaggi paiono essere piuttosto ben oliati. Ne sono testimonianza tangibile le tre vittorie consecutive conquistate prima della trasferta in terra lastrigiana che hanno fatto fare grossi passi avanti in classifica ai bianco rossi. Tanto per fare un paragone che nulla ha a che fare con il calcio, il Belmonte di questa prima parte di stagione assomiglia tantissimo a una contrada del palio di Siena che partita ultima di rincorsa fuori dal canapo, risale velocemente il gruppo. Si è, invece, inceppato ancora una volta qualcosa nel meccanismo messo a punto da Mollica e Bucci. E’ vero; la Lastrigiana è stata raggiunta a fil di sirena dal classico “tiro della domenica” ma è pur vero che ancora una volta, in fase offensiva, sono state gettate al vento alcune buone opportunità che avrebbero potuto dare al risultato finale ben altri connotati. Il punto conquistato non risolve totalmente i problemi di una formazione che sembra ancora alla ricerca di una precisa identità ma se non altro, smuove una classifica che continua, però, a rimanere desolatamente anonima. Si evince sin dalle primissime battute di gioco che il sottile ma al tempo stesso resistente filo dell’equilibrio sul quale camminano in parallelo le due formazioni potrà essere eventualmente spezzato solo da una giocata individuale o magari, da qualche sempre insidiosa palla inattiva. Il Belmonte parte bene manovrando palla con buona personalità e abilità in mezzo al campo. Nonostante, sul fronte opposto, Burgalassi e Bagnoli, supportati da Ciaccheri e dai movimenti sulle corsie esterne di Martini e Vanni, cerchino di far gioco, è il centrocampo grassinese a produrre le cose migliori in fase d’impostazione. Nulla di trascendentale, intendiamoci ma Nelli, Gerini e Adamo paiono più intraprendenti arginando bene i tentativi d’impostazione avversaria e fungendo da innesco sia per il veloce e intraprendente Serra, sia per il possente Picchi al quale va, però, ascritto il demerito di commettere una gran quantità di falli in maniera, a volte, piuttosto ingenua. Le puntate offensive di Martini e Nieri sono poi sempre efficacemente neutralizzate dal reparto arretrato grassinese nel quale spiccano le buone prestazioni fornite dal centrale Masi e dall’ottimo esterno destro Perini. Molto buona è poi anche la prestazione del portiere Crescioli il quale, in più di un’occasione, si fa apprezzare anche nell’inedito ruolo di “libero aggiunto”, uscendo dai pali e anticipando frequentemente con i piedi gli avanti lastrigiani lanciati a rete. Capitan Samu Segoni, grande e attesissimo ex di turno, completa poi, grazie alla sua solidità, il reparto mediano, non disdegnando di dar manforte alla propria difesa quando ce n’è la necessità. Dopo una primissima parte di gara dedicata più che altro a una lunga fase di vicendevole studio, è la Lastra a proporsi con maggior insistenza in fase offensiva. Al 23’ una “puntata” dal limite, non forte ma precisa, proposta da Nieri, costringe Crescioli a un non facile intervento in tuffo. Il match si accende poi negli ultimissimi minuti del primo tempo. Al 38’ un brutto errore in fase di disimpegno commesso dalla retroguardia ospite, apre la strada alla ripartenza lastrigiana. Burgalassi verticalizza sulla sinistra premiando l’inserimento di Ciampi che dopo essersi incuneato in area, sciupa un’ottima opportunità calciando sopra la traversa da ottima posizione. Un minuto più tardi, è Giorgio Bagnoli a tentare la “sorpresa” dalla distanza. La sua improvvisa battuta da fuori area, coglie stavolta impreparato Crescioli che resta immobile. La palla coglie, però, la parte superiore della traversa che nell’occasione, dà una provvidenziale mano al portiere grassinese che può così tirare un grosso sospiro di sollievo. L’intervallo serve ai due tecnici per riordinare le idee e studiare nuove mosse che servano a spostare gli equilibri di un match altrimenti destinato a concludersi con il classico risultato “a occhiali”. I tre punti servono a entrambe le compagini ma nei minuti iniziali della ripresa, è mister Bini ad azzeccare i cambi giusti. L’inserimento del veloce attaccante ex Bagno a Ripoli e Virtus Firenze Dudea, contribuisce in maniera determinante a far cambiare marcia al Belmonte che non solo riparte con piglio deciso, così com’era accaduto nel primo tempo ma stavolta, si rende anche assai pericoloso in zona gol. Al 46’, infatti, è proprio Dudea a dare il via a una buona azione ospite. La palla gira da destra a sinistra finendo poi sui piedi di Serra che entra in area battendo a rete da ottima posizione. La conclusione è precisa ma Salvini è bravo a non farsi sorprendere e a deviare in corner. Sugli sviluppi della battuta dalla bandierina, è Masi a saltare più in alto di tutti e a incornare di poco sopra la traversa. In questa fase è la difesa di casa a vivere un momento di grandissimo affanno. Al 49’, sugli sviluppi di un lungo lancio in profondità, Salvini esce dai pali non calcolando però a dovere la traiettoria della palla che resta piuttosto corta. Serra è ancora bravissimo ad approfittare dell’occasione e dopo essere giunto in netto anticipo sul pallone, scavalca il portiere lastrigiano con un morbido pallonetto. La palla si dirige verso la porta ormai sguarnita ed è provvidenziale l’intervento sulla linea di Ignazio Cultrona che respingendola, salva la sua squadra da un gol sicuro. Dopo questa iniziale fiammata grassinese che procura ai sostenitori da casa tanti brividi ma nessun motivo di dispiacere, la gara torna a essere equilibrata. Al 59’, eccolo l’episodio che sblocca la situazione. Fatale, nell’occasione, il mal posizionamento dei difensori ospiti che sugli sviluppi di un bel lancio in profondità, si fanno trovare scoperti dando via libera a Nieri che dopo essere andato via sul settore sinistro del proprio attacco, entra in area trafiggendo l’incolpevole Crescioli grazie a un chirurgico rasoterra diagonale che muore nell’angolino basso alla sua sinistra. Adesso sì che le cose sembrano mettersi bene per la squadra di Mollica. La Lastrigiana pare controllare agevolmente il gioco, rendendosi ancora assai pericolosa al 68’ quando Crescioli è costretto a deviare in tuffo con la punta delle dita la velenosa stoccata dalla distanza proposta da Nieri. Mister Bini le prova davvero tutte nel tentativo di raggiungere il pareggio inserendo il robusto Matteo Magni a rinforzare l’attacco e l’altrettanto roccioso Bettoni a rimpolpare il centrocampo. Sarà proprio questa la mossa decisiva. Mancano un paio di minuti al termine quando proprio Bettoni, ricevuta palla sulla trequarti, avanza tentando la conclusione dalla grande distanza. Ciò che ne vien fuori è un capolavoro di bellezza e, perché no, di tanta fortuna. La palla prende la giusta direzione e s’insacca sotto la traversa non lasciando scampo a Salvini. Si materializza nuovamente, per la Lastrigiana, l’incubo vissuto in occasione del precedente turno casalingo quando il centrocampista del Ponte a Greve Bucci, indovinò una traiettoria più o meno simile. Se non è maledizione questa, poco ci manca! Il signor Lensi concede quattro minuti di recupero e all’83’ un pizzico di nervosismo tradisce Manuel Martini che dopo essere entrato in contatto con il neo entrato Zeroni e aver pure guadagnato un calcio di punizione, reagisce in malo modo nei confronti del diretto avversario guadagnando anzitempo la via della doccia. Un gesto istintivo, certo ma assai inopportuno che priverà mister Mollica di una pedina importante. Il triplice fischio finale dell’esperto arbitro empolese, non può certo essere accolto con gioia dai giocatori della Lastrigiana. Il risultato finale, però, è più che giusto rispecchiando fedelmente ciò che il campo ha offerto.