LASTRIGIANA – GRACCIANO 3-2
LASTRIGIANA: Fazio, Verdi, Radicchi, Crini, Bandini, Simoncini, Vichi, Ceccarelli, Capaccioli, Bellini, Ferrigno.
A DISPOSIZIONE: Baldini, Saja, Roselli, Cappelli, Fossi, Caponi, Del Pela.
ALLENATORE: Rossano Bartalucci.
GRACCIANO: Panariello, Massimo, Bruni, Bartoloni, Bacci, Reale, Giorgio, Oliveri, Piroli, Milanesi, Grassini.
A DISPOSIZIONE: Ninci, Giannini, Bonfitto, Volentieri, Mensini, Cantini.
ALLENATORE: Riccardo Porcellotti.
ARBITRO. Guddemi di Prato.
RETI: 11’ Capaccioli, 18’ Bellini, 57’ Oliveri, 73’ autogol Fazio, 76’ Crini.
ESPULSO: Massimo all’81’ per proteste.
Lo sport, nella fattispecie il calcio, è prodigo d’insegnamenti fondamentali che è sempre bene tenere a mente se si vogliono raggiungere traguardi ambiziosi. Diventare grandi, si sa, è uno dei compiti più difficili che esistano ed è proprio per questo che in pochi ci riescono. Per farlo, infatti, non occorrono solo quelle epiche imprese che ti fanno balzare agli onori della cronaca. Quelle, da sole, sono paragonabili ad un bellissimo fuoco d’artificio che esaurito il suo effetto, è destinato a dissolversi nel cielo scuro di una notte che ben presto può farti ripiombare nel più cupo anonimato. Per restare lassù dove si respira l’aria salubre dell’alta classifica, occorre una straordinaria continuità di rendimento che si ottiene solo attraverso il duro lavoro svolto durante la settimana, il sacrificio e la grinta. Rossano Bartalucci e Pippo Fanfani, questa filosofia, la conoscono bene e ritrasmettendola ai ragazzi che guidano con grande competenza da più di un anno, stanno ottenendo risultati a dir poco straordinari. Ammettiamolo; chi di noi poteva anche solo sperare che gli Allievi B della Lastrigiana, alle prese per la prima volta con uno dei più difficili esami di maturità, dopo un terzo di campionato, sarebbero stati in grado di mordere i polpacci a due corazzate del calibro di Sestese e Cattolica Virtus? Avreste mai pensato, dopo nove giornate di campionato, di essere davanti a formazioni del calibro di Tau Calcio, Scandicci e Margine Coperta? E invece, eccola là, la “piccola” grande Lastrigiana che tiene testa alla Sestese, sconfigge senza subire gol Scandicci e Montevarchi, entra nella storia battendo in casa la Cattolica Virtus e conquista un meritato terzo posto che la pone all’attenzione dell’intero movimento regionale. Tutto bellissimo, par d’essere dentro una favola ma è proprio adesso che viene il difficile. Eh già; perché in occasione della decima uscita stagionale in campionato (la quinta di fronte al pubblico amico) sull’imbattuto sintetico della Guardiana scende un Gracciano desideroso di conquistare punti che lo facciano uscire dall’anonimato di una medio bassa classifica che sin qui, poche soddisfazioni ha riservato all’undici valdelsano. Un paio di assenze di rilievo nel reparto arretrato biancorosso, mettono un più che dovuto pizzico d’apprensione nella coppia di condottieri lastrigiani. Anche se non ci si trova di fronte a una delle corazzate del campionato, i forfait del centrale Gabriel Saja e dell’esterno destro Samuele Roselli (costretti entrambi a partire dalla panchina) rischiano d’incoraggiare un Gracciano che certamente è venuto a Lastra per giocarsi interamente le proprie chances di vittoria. Bartalucci e Fanfani chiedono come sempre, ai loro giocatori, concentrazione, applicazione tattica e soprattutto tanta grinta e dal canto loro, cercano di schierare sul tappeto verde di Via Gramsci un “undici” che sia il più solido e competitivo possibile. Le novità più evidenti, com’è logico che sia viste le defezioni illustrate in precedenza, riguardano il reparto arretrato nel quale fa il suo esordio da titolare, sul settore destro, l’ex galluzzino Riccardo Verdi. Nel cuore del reparto, accanto a Simoncini, viene, invece, riproposto il solido Bandini che contrariamente al compagno che indossa la maglia numero due, ha già ricoperto il ruolo di centrale. In mezzo al campo ritrova il proprio posto sul settore di sinistra l’ex montelupino Jonny Ceccarelli che si affianca ai compagni Crini e Vichi. Al “custode” Bellini sono affidate, come di prassi, le chiavi della cabina di regia e in attacco trova la conferma l’accoppiata delle meraviglie composta da bomber Capaccio li e dal velocissimo e talentuoso Raffaele Ferrigno. Pronti via e sin dalle primissime battute del primo tempo, nessuno pare accorgersi delle differenze apportate da Bartalucci e Fanfani al modulo tattico. Come sempre accade quando gioca fra le mura amiche, la Lastrigiana parte a spron battuto mettendo subito all’angolo un Gracciano molto volenteroso ma incapace di guadagnare metri in fase d’impostazione. Specie quando mettono in azione gli esterni di centrocampo Vichi e Ceccarelli, i biancorossi fanno paura e ancor più pericolosi divengono quando la palla giunge fra i piedi di un ispiratissimo Ferrigno. La velocità, l’eleganza nel dribbling e le grandi giocate che riesce sempre a creare il numero undici di casa, mettono in seria difficoltà la difesa bianco azzurra che quasi mai riesce ad intercettarlo. La Lastra spinge subito forte sull’acceleratore e ci mette solo tre giri di lancette per far correre i primi brividi di paura sulla schiena di Panariello e compagni. Alessandro “Ryan” Vichi vola via lungo la linea dell’out di destra e dopo essere giunto quasi sulla linea di fondo, taglia in mezzo un preciso suggerimento che l’accorrente capitan Bellini raccoglie a centro area per poi girare di poco sul fondo grazie a un bell’intervento volante. Pochi minuti più tardi ci prova Crini con una potente conclusione da fuori che mette in una qualche apprensione Panariello, costretto a salvarsi in due tempi. Questa conclusione dimostra che anche il forte centrale di centrocampo di origini anglo italiane è in palla e sarà proprio questa la chiave di volta che come vedremo più avanti, darà la svolta alla gara. Intanto, la Lastra continua ad attaccare e all’11’ ecco che il risultato si sblocca. Ferrigno, lanciato sul settore destro del proprio attacco, penetra nel cuore dell’area valdelsana, dove Reale, nel vano tentativo di arrestarne la corsa, lo tocca irregolarmente sul piede d’appoggio mettendolo a terra. L’arbitro Guddemi non ha dubbi e concede ai biancorossi un rigore che non ci vergogniamo a definire, nonostante sulla Guardiana si stagli un cielo plumbeo e carico di pioggia, “solare”. Sul dischetto posto a undici metri dalla porta si presenta lo specialista Bellini al quale, questa volta, è fatale la rincorsa in puro “Zaza Style”. Panariello si butta dalla parte giusta negando al numero dieci la gioia del gol. Nulla, però, il portiere bianco azzurro può fare sulla successiva ribattuta a rete da pochi passi proposta da Capaccioli che anticipando nettamente una difesa graccianese decisamente poco reattiva, ribadisce in rete il pallone che vale l’uno a zero. Il Gracciano prova subito a reagire rendendosi insidioso soprattutto in occasione delle palle inattive. Per il momento la difesa biancorossa riesce a difendersi, seppur con qualche affanno, piuttosto bene ma anche questa sarà una delle chiavi tattiche che daranno, nella prima metà della ripresa, una nuova svolta ad un match che per il momento, una Lastrigiana decisamente in palla, continua a tenere saldamente in pugno. Trascinati dall’onda lunga scaturita dal vantaggio acquisito, i padroni di casa continuano a far gioco e al 18’ è la premiata ditta Vichi – Ferrigno a confezionare l’azione che vale il raddoppio. Grandissima l’azione sulla trequarti da parte di Vichi che dopo aver rimontato un avversario e avergli letteralmente sradicato il pallone dai piedi, lo porge a Ferrigno che dopo aver (come avrebbe chiosato il nostro ”super tifoso” Angelo Zingarelli…) “dato gas”, parte in progressione sulla destra, giunge al limite dell’area e porge al centro un pallone che questa volta Bellini non può che tradurre in rete da pochi passi facendosi così ampiamente perdonare l’errore commesso sette minuti prima dal dischetto. Un’altra bordata da fuori di Crini (24’) testa i buoni riflessi di Panariello ma nei minuti finali del primo tempo si fa vedere pericolosamente in attacco anche la squadra di mister Porcellotti grazie a una bella conclusione rasoterra dal limite proposta da Piroli che Fazio disinnesca con sicurezza accartocciandosi in presa bassa. Durante l’intervallo mister Porcellotti prova a suonare la carica ma nonostante alcuni correttivi apportati al proprio scacchiere tattico, nella prima metà del secondo tempo è sempre la Lastra a fare la partita e ad andare, in un paio di occasioni, vicinissima al terzo gol. Al 55’, in particolare, è davvero dirompente l’azione portata avanti sulla sinistra da Ceccarelli che dopo aver vinto un paio di rimpalli al limite dell’area, si presenta a tu per tu con Panariello che è prima bravissimo a respingere la sua conclusione a rete ma è addirittura miracoloso pochi secondi più tardi quando, dopo aver recuperato con grande reattività la posizione fra i pali, chiude la porta in faccia anche a Bandini. Il Gracciano ci prova, cerca di riportarsi in avanti e al 57’ ecco che il neo entrato Bonfitto si fa largo al limite dell’area conquistano un calcio piazzato da posizione assai interessante. Alla battuta si porta Oliveri la cui potente e precisa conclusione sorprende Fazio insaccandosi sotto la traversa. Improvvisamente, proprio in occasione di una palla inattiva, la partita si riapre e La Lastra cerca subito di ributtarsi in avanti nel tentativo di ristabilire le distanze. Al 60’ l’occasione buona capita ancora sui piedi di Bandini che ottimamente innescato da Ferrigno, conclude a rete impegnando severamente un attento Panariello. Da questo momento in poi, un meccanismo biancorosso sin qui praticamente perfetto, s’inceppa lasciando l’’iniziativa alla squadra bianco azzurra. I ragazzi di Bartalucci calano vistosamente il ritmo della propria azione e un Capaccioli che non sembra al meglio della condizione è rimpiazzato da Del Pela. La Lastrigiana arretra in maniera vistosa il proprio baricentro ridando coraggio a un Gracciano che si fa, col passare dei minuti, sempre più intraprendente. Bartalucci e Fanfani cercano di puntellare ulteriormente il dispositivo difensivo biancorosso; operazione che pare avere successo, poiché i minuti passano e il Gracciano, pur provandoci con maggior insistenza, non sembra in grado di trovare la via della rete. Al 73’, però, accade l’incredibile. Il Gracciano conquista un corner sul fronte sinistro del proprio attacco che Oliveri calcia a rientrare verso la porta biancorossa. Fazio, nel tentativo di sventare la minaccia, tenta l’intervento in uscita alta nell’intento di allontanare la minaccia. La sua smanacciata, però, lascia di sasso tutti i sostenitori biancorossi seduti in tribuna. La palla, infatti, invece di allontanarsi dalla porta finisce in rete beffando l’estremo difensore biancorosso e regalando al Gracciano il punto dell’insperato pareggio. Eccolo l’imprevisto, il momento d difficoltà che giunge improvviso quando meno te lo aspetti; ed è proprio in momenti come questo che una squadra, se è veramente grande, deve darne dimostrazione affrontandolo a testa altissima, senza paura e con la voglia matta di superarlo. Scocca sul cronometro della Guardiana il minuto settantasei; ne mancano, dunque, solo quattro alla conclusione. Iago Crini recupera un pallone nella zona centrale del campo e prova la sortita offensiva personale. La strada da percorrere prima di giungere alla porta difesa da Panariello è lunga…troppo lunga. Il forte numero quattro biancorosso non si perde d’animo e giunto ai trenta metri, carica il cannone e fa partire un autentico missile che viaggia a pelo d’erba verso i pali bianco celesti. Panariello prova ad intuirne la traiettoria ma non riesce ad arrivare sul pallone che dopo aver giocato di sponda con la faccia interna del palo destro della porta, si adagia sul fondo della rete valdelsana facendo esplodere di gioia il popolo biancorosso. Un grandissimo gol, quello realizzato dal centrocampista lastrigiano. Un gol in puro stile british che certo avrebbe fatto la felicità di Christopher Balderstone, indimenticato campione inglese di calcio e cricket e nonno materno di Iago Crini; buon sangue non mente, insomma. Il siluro di Crini affonda definitivamente le ambizioni di un combattivo Gracciano (che nei minuti finali resta anche in dieci a causa del rosso diretto rimediato dal difensore Massimo) e lancia in orbita la Lastrigiana che grazie alla terza vittoria consecutiva e alla contemporanea sconfitta di stretta misura subita dalla Cattolica sul sempre insidioso campo della Floria, sfratta i giallorossi sammichelini dal secondo gradino del podio. No amici sportivi, non è una favola e nemmeno una leggenda ma “solo” una grande anzi, grandissima Lastrigiana!!