VS | 1-0 |
LASTRIGIANA: Messina, Romei, Ponzuoli, Pruneti, Paoli, Mori, Cornello, Ceccatelli Chesi, Mazzoni, Jayawickrama, Attanasio.
A DISPOSIZIONE: Croci, Pierattini, De Ieso, Fantoni, Ducci, Angelucci, Martinelli.
ALLENATORE: Michelangelo Massimillo.
FORTIS JUVENTUS: Scarpelli, Allegri Lorenzo, Buonocore, Ndiaye, Giovannini, Gallo, Rossi, Allegri Leonardo, Bertini, Lippi, Palazzoni.
A DISPOSIZIONE: Baglioni, Biondi, Schilleci, Gordini.
ALLENATORE: Enrico Vivoli (Squalificato).
ARBITRO: Silvera di Firenze.
RETE: 62’ autogol pro Lastrigiana.
ESPULSO: Scarpelli al 22’ per gioco falloso.
E’ proprio bello il gioco del calcio, c’è poco da fare. Logico, a volte, quasi matematico nella sua semplicità. Totalmente irrazionale e restio a regole scritte o convenzioni, altre ancora. Forse è per questo che in tanti lo considerano il più emozionante e affasciante al mondo. Prendiamo, per esempio, la gara valevole per la decima giornata d’andata del campionato Allievi B che sul sintetico della Guardiana di Lastra a Signa, mette di fronte i biancorossi padroni di casa ai biancoverdi mugellani della Fortis Juventus. Analizzandone l’andamento secondo un filo logico, una Lastrigiana che è stata padrona del campo per gran parte dell’incontro, che ha creato moltissime occasioni da rete e che soprattutto, ha giocato per un’ora in superiorità numerica al cospetto di una Fortis già pesantemente falcidiata dalle assenze e dalle decisioni assunte in settimana dal Giudice Sportivo Territoriale, avrebbe dovuto vincere con disarmante disinvoltura. Ebbene, l’irrazionalità ha invece voluto che la capolista del Girone di Merito, dopo aver gettato al vento una quantità industriale di palle gol fallendo, fra l’altro, per ben due volte un calcio di rigore, debba prima ringraziare una fortunosa carambola che a metà ripresa, le ha permesso di sbloccare il risultato e poi, qualche minuto più tardi, il proprio estremo difensore Matteo “Superman” Messina che neutralizzando con bravura un calcio di rigore concesso agli ospiti in occasione dell’unica vera sortita offensiva di un certo rilievo nella quale si sono prodotti, ha chiuso a doppia mandata la propria porta blindando in cassaforte tre preziosissimi punti che consentono ai biancorossi di mantenere il primato solitario in classifica e le quattro lunghezze di vantaggio sull’Impruneta Tavarnuzze. Questo, in sintesi, è il film di un match tutto da raccontare che se da un lato ha visto la capolista Lastrigiana recitare il solito ruolo da assoluta protagonista, dall’altro ha evidenziato i meriti di una coriacea Fortis che nonostante i problemi di formazione e l’inferiorità numerica alla quale l’ha costretta lo sconsiderato gesto del portiere Scarpelli, ha giocato con grande applicazione rendendo il compito tutt’altro che facile ai ragazzi di Massimillo. La Lastrigiana non ci mette molto tempo per far capire all’avversario di stare attraversando un ottimo momento di forma. Il 4-4-2 disegnato dal tecnico di casa sul tappeto verde della Guardiana, gira che è un piacere. La linea difensiva composta da Romei, Paoli, Pruneti e Ponzuoli si dimostra ben presto baluardo quasi insormontabile per gli avanti biancoverdi mentre, sul fronte opposto, la retroguardia mugellana soffre non poco la velocità di Yajawickrama e Attanasio e la forza d’urto di Leo Mazzoni. Il centrocampo biancorosso è poi ben completato dal solido Cornello e da un Ceccatelli Chesi che mettendo in luce duttilità e intelligenza tattica, rappresenta un jolly importante da giocare per Massimillo. Come sempre è accaduto in occasione delle gare disputate fra le mura amiche, la Lastra, dopo aver preso le misure, apre il gas iniziando a spingere forte sull’acceleratore. Non ci vuole molto, dunque, per assistere ala prima grossa occasione da gol costruita dai padroni di casa. All’8’ Yajawickrama, ricevuta palla sul settore di sinistra del proprio attacco, cambia passo andando via in progressione ma dopo essersi incuneato in area senza incontrare la benché minima opposizione da parte dei difensori avversari ed essersi presentato a tu per tu con Scarpelli, il “dieci” in maglia rossa sciupa tutto calciando sul corpo del portiere mugellano che con un pizzico di fortuna, salva per la prima volta i propri pali. Scarpelli, dunque, sembra in buona forma. Peccato che questo resterà il suo unico intervento degno di menzione. Al 22’, infatti, sugli sviluppi di un lungo lancio in profondità che intendeva premiare il perentorio scatto in avanti di Mazzoni, il portiere ospite e un compagno della difesa intervengono contemporaneamente sul numero nove avversario nel tentativo di fermarlo. Il difensore centrale della Fortis commette fallo ma Scarpelli, inspiegabilmente, rincara la dose scalciando l’avversario già a terra e inducendo così l’arbitro Silvera a estrarre nei suoi confronti il cartellino rosso. Una Fortis già mortalmente colpita in settimana dall’implacabile mannaia del Giudice Sportivo, è adesso costretta a fare i conti con un altro grosso problema. Di minuti da giocare ne mancano, infatti, ben sessanta e così mister Vivoli (a sua volta squalificato) nel tentativo di contenere il più possibile i danni, si vede costretto a togliere l’attaccante Bertini per far posto al secondo portiere Baglioni. La strada sembrerebbe, dunque, tutta in discesa per la Lastrigiana che adesso potrebbe approfittare della situazione per mettere al sicuro il risultato. E’ proprio in questa fase, però, che accade l’impensabile. Per alcuni minuti, infatti, sembra che la superiorità numerica faccia più male che bene ai biancorossi. La Fortis, consapevole che da qui in avanti ci sarà bisogno di raddoppiare lo sforzo, interpreta la gara con buona determinazione mettendo anche in difficoltà i centrocampisti di casa. Quando, però, riesce a trovar spazio, è sempre la Lastra ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Baglioni. Al 28’ una bella azione in linea tutta di prima ben orchestrata sul settore di destra, mette in condizione Ceccatelli Chesi d’innescare ancora una volta Yajawickrama che entra in area presentandosi a tu per tu col portiere. Ancora una volta, il gol sembra fatto ma anche in questa occasione, pur cambiando il protagonista fra i pali mugellani, non cambia il finale dell’azione. Baglioni è, infatti, bravissimo a chiudere lo specchio della porta al numero dieci biancorosso che è così costretto a sparargli il pallone addosso. Al 35’ ci prova Leo Mazzoni che dopo aver ricevuto un bel suggerimento profondo, tenta la battuta rasoterra dal limite dell’area, col pallone che sibila di poco fuori alla sinistra di Baglioni. A pochi secondi dallo scadere della prima frazione di gioco, la Lastra va nuovamente vicinissima al vantaggio. Scatta velocissima la ripartenza condotta da Attanasio che dopo aver percorso una ventina di metri palla al piede, verticalizza premiando lo scatto di Mazzoni il quale, però, dopo essere penetrato in area dalla sinistra, conclude di poco a lato alla destra di Baglioni. Il riposo di metà gara non contribuisce a cambiarne l’andamento neppure nella seconda frazione. La Lastra ricomincia a spron battuto, andando di nuovo vicinissima al vantaggio allo scoccare del 43’. Si scatena sulla sinistra “Cavallo Pazzo” Attanasio che dopo aver recuperato palla, essere andato via in inarrestabile progressione ed essersi incuneato nell’area avversaria, prova la battuta di potenza cercando di piazzare la sfera sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Baglioni. Sfortuna vuole, però, che la palla non prenda il giro “buono” e dopo aver attraversato tutto lo specchio della porta, termini di pochissimo oltre la traversa. La squadra di Massimillo insiste, sente che la rete è ormai vicina e producendo il massimo sforzo nel tentativo di ottenerla, alza l’intensità del pressing e di conseguenza, il baricentro del proprio gioco. Con il passare dei minuti, la Fortis assomiglia sempre più a un pugile stretto all’angolo, ma la sua resistenza è stoica e quando, al 62’, la squadra biancorossa riesce finalmente a trovare la via del vantaggio, i mugellani sono costretti a imprecare contro la malasorte. L’azione buona, manco a dirlo, si sviluppa sul settore di sinistra, dove Jack Ponzuoli, dopo aver recuperato un bel pallone sulla trequarti, innesca il solito imprendibile Attanasio che giunto quasi sul fondo, propone verso il centro dell’area un forte e velenoso rasoterra che nelle intenzioni, vuol premiare l’inserimento dei compagni in area. Un difensore borghigiano, però, nel tentativo d’intervenire, innesca una micidiale carambola con il corpo del proprio portiere i cui effetti sono a dir poco devastanti. La palla, infatti, rotola lemme lemme verso la porta ospite insaccandosi a fil di palo. Il vantaggio mette le ali ai piedi dei ragazzi di Massimillo che adesso, nel tentativo di mettere definitivamente al sicuro il risultato, spingono con maggior decisione ottenendo, tre minuti più tardi, la “madre” di tutte le occasioni da gol. Scatta sul cronometro della Guardiana il 65’ quando, indovinate un po’ chi? Ma certo! Il solito inafferrabile Attanasio fa vedere nuovamente i sorci verdi alla difesa ospite sgusciando in area da sinistra e costringendo un avversario a commettere fallo. Per l’arbitro Silvera, non ci sono dubbi; è calcio di rigore. Una decisione, questa, che manda letteralmente su tutte le furie giocatori e sostenitori di parte ospite. Sul dischetto si presenta lo specialista Leo Mazzoni che però, si fa letteralmente ipnotizzare da Baglioni, bravissimo nell’occasione a respingere il tentativo di trasformazione dagli undici metri dell’attaccante avversario. In tribuna esplode la gioia dei tifosi ospiti che però, è destinata a durar poco. Il Signor Silvera, infatti, avendo ravvisato l’ingresso in area di alcuni giocatori prima che Mazzoni calciasse il penalty, come da regolamento, lo fa ripetere scatenando nuovamente le proteste mugellane. Mazzoni ha così la possibilità di ripresentarsi sul dischetto. Questa, però, non è la sua giornata fortunata. Stavolta la sua conclusione è tutta da dimenticare, con il pallone che vola altissimo sopra la traversa. Eh sì; il calcio è davvero strano. La Lastrigiana getta al vento l’opportunità di chiudere i conti e una Fortis che fino a questo momento, poco o nulla ha fatto in fase offensiva per lasciare traccia di sé sul taccuino del cronista, al 73’ si procura la clamorosa opportunità per rientrare in partita. Il neo entrato Gordini va via di forza sulla sinistra e dopo essere entrato i area, è affrontato e contrastato in maniera nettamente irregolare da un difensore che lo stende all’interno dei sedici metri biancorossi. Per Silvera è nuovamente rigore. Una decisione, a nostro avviso, ineccepibile che “rischia” di rimettere in equilibrio un match dal finale che pareva ormai scontato. Sul dischetto si presenta il numero dieci borghigiano Lippi che di fronte, si ritrova un Messina che è stato praticamente inoperoso fino a questo momento. Spesso sentiamo dire che la classe dei grandi portieri viene fuori proprio in questi frangenti. “Puoi stare anche ottantanove minuti senza toccare un pallone – diceva un vecchio allenatore – ma se, al novantesimo, in occasione dell’unico pallone che ti arriva fra le mani, compi l’intervento decisivo, allora sarai considerato un portiere di livello”. Lippi si predispone alla battuta, prende la rincorsa, calcia ma di fronte, gli si pare un autentico “muro”. Messina c’è, intuisce e respingendo il pallone, chiude a chiave in cantina tre punti preziosi. Negli ultimi minuti di gara, infatti, è sempre la Lastra a far gioco e creare altre nitide occasioni che ne legittimano l’importante successo di tappa. Le più significative di queste sono senza dubbio quella che vedono protagonisti i tre trascinatori dell’attacco biancorosso. Al 75’ Mazzoni incorna con precisione verso la porta ospite un traversone da sinistra ma la palla, dopo aver colpito in pieno la traversa, rimbalza oltre il fondo. All’82’ il dialogo sulla sinistra fra Attanasio e Yajawickrama si traduce in un bel cross basso al centro che serve, in piena area, l’onnipresente Mazzoni. Dopo aver raccolto il pallone, il numero nove si ritrova tra i piedi l’ennesima buona occasione. Purtroppo, neanche stavolta il giocatore di casa riesce a trovare il gol. Sul suo tocco sottomisura, l’intervento di un difensore è nuovamente provvidenziale e per l’ennesima volta, la porta della Fortis è salva. Termina così un match dall’andamento inatteso che però, alla fine, premia con merito la squadra più forte. La Fortis, nonostante la situazione di classifica che anche alla luce di questa sconfitta, si fa ancor più precaria, ha giocato in maniera grintosa mostrando buona solidità e dimostrando di essere ostacolo non facile da superare. E ciò non fa altro che dare maggior risalto al grande valore di una Lastrigiana che continua meritatamente a guardare tutti dall’alto in basso.