LASTRIGIANA – MALISETI TOBBIANESE 1-2
LASTRIGIANA: Fazio, Roselli, Radicchi, Crini, Saja, Simoncini, Vichi, Bandini, Ferrigno, Bellini, Ceccarelli.
A DISPOSIZIONE: Baldini, Verdi, Fossi, Cappelli, Becagli, Caponi, Sinteregan.
ALLENATORE: Rossano Bartalucci.
MALISETI TOBBIANESE: Varosi, Betti, Gabrielli, Cecchi, Mariotti, Martines, Vianello, Breschi, Mertiri, Tartaglia, Alinari.
A DISPOSIZIONE: Braconi, Antico, Baroncelli, Calanchi, Chiti, Corso, Nesi. ALLENATORE: Fabrizio Rossi.
ARBITRO: Balducci di Empoli.
RETI: 42’ Vianello, 67’ Mertiri, 83’ Sinteregan.
Ogni record, persino quelli che possono sembrare inattaccabili, prima o poi, è destinato ad essere battuto. E’ una legge non scritta dello sport ma che invece si legge a chiare lettere dando una scorsa ai grandi numeri che ne modellano le statistiche. Così, proprio come tutti i primati considerati insuperabili, anche quello che vedeva i biancorossi classe 2001 imbattuti fra le mura amiche nelle competizioni ufficiali organizzate dalla FIGC, non è sfuggito a questa regola. Ad entrare ufficialmente nella storia sfatando il “tabù Guardiana”, è stato l’ottimo Maliseti Tobbianese guidato in panchina dall’esperto tecnico Fabrizio Rossi. Approfittando al meglio di una delle giornate più infauste nelle quali sia mai incappata la compagine condotta da Rossano Bartalucci e Pippo Fanfani, quella blau grana ha fatto valere una maggior concretezza negli ultimi sedici metri ma soprattutto, un’invidiabile condizione atletica. E’ stato, invece, un sabato pomeriggio tutto da dimenticare per la Lastrigiana che non solo ha risentito di alcune importanti assenze nel reparto offensivo ma ha anche gettato alle ortiche in maniera clamorosa l’occasione che avrebbe potuto forse scrivere una storia tutta diversa. Occorre dire però, per onestà di cronaca, che i padroni di casa non hanno fornito nell’occasione una prestazione convincente sul piano tecnico e confortante su quello fisico. L’evidente calo di condizione che avevamo già intravisto in occasione del precedente incontro casalingo con il Gracciano, stavolta si è manifestato in tutta la sua virulenza rendendo decisamente opaca la prestazione dei ragazzi di Rossano Bartalucci. Alla vigilia di questa dodicesima giornata di campionato, basta dare un’occhiata alla classifica per meglio comprendere quanto importante e delicato possa essere, per entrambe le contendenti, lo scontro che va in scena sul sintetico della Guardiana di Lastra a Signa. Entrambe, infatti, sono in cerca di tre punti che ne rilancino le quotazioni ma mentre i biancorossi di casa sono reduci dalla bruciante sconfitta subita sul campo degli storici rivali dello Sporting Arno, un Maliseti Tobbianese relegato per il momento nelle zone basse della classifica, viene dalla corroborante vittoria casalinga nel super derby laniero con il Jolly Montemurlo. Sarebbe, però, deleterio per i ragazzi di Bartalucci e Fanfani pensare che la pratica possa essere di facile disbrigo. Il Maliseti di Fabrizio Rossi è stato costruito per puntare a ben altri traguardi e alcuni suoi elementi (gli attaccanti Mertiri e Vianello in primis) posseggono ottima cifra tecnica. Sono, invece, pesanti le assenze in casa biancorossa che costringono Bartalucci e Fanfani a ridisegnare il proprio schieramento. Non potendo contare sulla velocità e la potenza dello squalificato Capaccioli e sull’inventiva, i guizzi e l’ottima tecnica individuale dell’indisponibile Del Pela, al duo tecnico lastrigiano non resta che infoltire il centrocampo ed affidare le velleità offensive a Ferrigno che si avvale del supporto di Bellini in cabina di regia e di Vichi e Ceccarelli sulle corsie esterne. Ancora una volta, i correttivi tattici apportati dai mister biancorossi sembrano avere successo. La partenza della Lastra è incoraggiante e bastano appena quattro minuti per mettere a nudo la doppia faccia di un Maliseti potente, veloce e pungente dalla cintola in su ma pericolosamente balbettante davanti al portiere Varosi. Un bel lancio in profondità innesca in piena area Bellini che è bravissimo a prendere il tempo al diretto avversario che nella circostanza, è il numero cinque blau grana Mariotti. L’intervento del difensore laniero è quanto mai scomposto e il numero dieci biancorosso cade in piena area. Per l’arbitro empolese Filippo Balducci non ci sono dubbi; è calcio di rigore. Sul dischetto si porta lo stesso capitan Bellini che si ritrova così sui piedi l’opportunità di sbloccare subito il risultato. Come già gli era accaduto proprio in occasione del precedente match casalingo con il Gracciano, la sua esecuzione dagli undici metri è lenta e prevedibile. Varosi si getta sulla propria sinistra respingendo la palla. A differenza di quanto accaduto in occasione del confronto con la compagine senese, stavolta non c’è Capaccioli ad anticipare i difensori avversari e ribadire la palla in rete. La difesa del Maliseti si salva e la Lastrigiana getta alle ortiche la madre di tutte le occasioni. Da questo momento in poi, comincia tutta un’altra partita. I lanieri reagiscono portandosi subito all’attacco e al 6’ la stupenda conclusione da fuori proposta da Mertiri, costringe Fazio a compiere un grandissimo intervento che gli permette, grazie a un gran colpo di reni, di gettarsi in tuffo sulla propria sinistra e cacciar fuori dallo specchio della porta con la mano di richiamo un pallone altrimenti destinato a terminare in rete. Questo iniziale botta e risposta farebbe presagire a un match ricco di occasioni e colpi di scena. Il trascorrere dei minuti, invece, ci regala ben altra immagine. Ai punti, un Maliseti maggiormente propositivo in fase d’impostazione meriterebbe senza dubbio qualcosa in più. Peccato, però, che i ragazzi di Rossi, dopo aver manovrato con grande lucidità fino al limite dei sedici metri avversari, si trovino a dover cozzare con quello che come spesso accade, è un solido e quasi invalicabile muro eretto dall’ormai collaudatissimo quartetto difensivo biancorosso formato da Roselli, Radicchi, Saja e Simoncini a difesa dei pali di Alessio Fazio. Preoccupa, invece, la Lastra nella zona centrale del campo, dove un Bellini evidentemente condizionato dall’errore commesso dal dischetto non riesce a conferire alla fase d’impostazione la consueta lucidità. Anche quando si tratta di verticalizzare il gioco, una Lastra insolitamente lenta nelle gambe e nella testa non riesce ad innescare efficacemente un volenteroso Raffaele Ferrigno. La svolta, il match la subisce nei primi minuti della ripresa. E’ da poco scoccato il 42’ quando il talento di scuola Sestese Eyaiu Vianello, dopo aver ricevuto palla al limite dell’area, si libera per la battuta a rete superando Fazio con una precisa conclusione che s’insacca a fil di palo alla destra dell’estremo difensore biancorosso. Il colpo è duro da digerire per la truppa di Bartalucci e bastano pochi minuti per rendersi conto che stavolta non sarà facile risalire la china. La Lastrigiana, infatti, fatica non poco ad imbastire il proprio gioco rendendo agevole il compito a un Maliseti sempre fresco e reattivo su ogni pallone. Al 67’ arriva pure il colpo di grazia che fa calare il gelo sulla Guardiana. Scatta velocissimo il contropiede dei ragazzi di Rossi, con il neo entrato Corso che fila velocissimo lungo l’out di sinistra senza che nessun avversario riesca a fermarlo. Il numero diciassette laniero giunge sul fondo e poi taglia verso il cento un preciso traversone rasoterra che il ben appostato Mertiri, anticipando i difensori avversari, traduce in rete da pochi passi grazie a un perentorio tocco che fa rotolare la palla in fondo al sacco. Stavolta la reazione biancorossa è veemente e finalmente si riconoscono le buone caratteristiche offensive della truppa di Bartalucci e Fanfani che nel frattempo hanno fatto entrare sul terreno di gioco il centrocampista Becagli. Al 73’ è proprio lui a prodursi in una bella azione che si conclude con un tiro che centra in pieno la traversa della porta difesa da Varosi. La gara scivola adesso stancamente verso la fine, con il Maliseti che controlla la situazione senza eccessivi patemi e con la Lastra che cerca di chiudere in avanti e trovare, perché no, anche la rete che renderebbe un po’ meno amaro il calice. L’arbitro Balducci concede tre minuti di recupero e proprio all’83’, ecco materializzarsi l’ultima opportunità della gara. Becagli taglia con precisione verso il centro dell’area laniera una punizione dalla destra. La palla sbuca proprio nei pressi della linea di porta, dove l’altro neo entrato Sinteregan è lesto a mettere il piede e trovare il tocco che permette ai biancorossi di accorciare le distanze. Purtroppo per la Lastrigiana, c’è appena il tempo per rimettere la palla al centro. Il triplice fischio finale di Balducci consegna alla storia la bella impresa portata a compimento con pieno merito da un buon Maliseti. A una Lastrigiana in evidente calo di condizione non resta altro da fare che archiviare in fretta una delle pagine più amare della propria storia e rimettersi a lavorare con rinnovato impegno in vista della difficilissima sfida che la vedrà protagonista nel prossimo turno di campionato sul terreno del blasonato Margine Coperta. La parola d’ordine è; crederci. Di tempo per rifarsi ce n’è in abbondanza e la Lastrigiana ha più volte dimostrato in questa stagione di non essere lassù per caso.