SCANDICCI – LASTRIGIANA 2-1
SCANDICCI: Timperanza, Benelli, Guidi, Palazzo, Corsi, Pucci, De Pascalis, Danti, Melandri, Alecce, Spilla.
A DISPOSIZIONE: Martini, Pranzo, Gori, Brucculeri , Masini, Fornai, Giannone.
ALLENATORE: Claudio Davitti.
LASTRIGIANA: Fazio, Verdi, Radicchi, Crini, Saja, Simoncini, Vichi, Bandini, Capaccioli, Bellini, Ceccarelli.
A DISPOSIZIONE: Baldini, Borgioli, Fossi, Caponi, Ferrigno, Del Pela.
ALLENATORE: Rossano Bartalucci.
ARBITRO: Marotta di Prato.
RETI: 47’ Corsi, 50’ Giannone, 82’ Verdi.
ESPULSO: Corsi al 65’ per gioco falloso.
Sconfitta amara in quel del Bartolozzi per i ragazzi del 2001 che si arrendono per 2-1 a uno Scandicci in grandissima forma e che grazie a questo successo ottenuto a spese della capolista, rientra prepotentemente in corsa per la vittoria finale del campionato. Il primo tempo è un vero e proprio spot per il calcio; il folto e rumoroso pubblico presente sugli spalti assiste a una prima frazione durante la quale le due squadre giocano ad altissimo ritmo e senza mai tirarsi indietro dando vita ad un match equilibrato in ogni settore del campo. I blues di casa ci provano soprattutto su palle inattive; sono numerosi, infatti, gli angoli che vengono calciati dal numero otto Danti che però non riescono mai a creare grosse problemi a Fazio. Dall’altra parte è, invece, la Lastrigiana ad avere l’occasione più ghiotta (nonché unica degna di note per entrambe le squadre in tutto il primo tempo) per sbloccare il risultato. E’ il 17′ minuto di gioco quando un cross dalla destra crea qualche grattacapo al numero uno blues Timperanza che non riesce a sventare del tutto la minaccia in uscita. La palla cade tra i piedi di Ceccarelli che in precario equilibrio prova ad appoggiarla in rete a porta ormai sguarnita. Quando ormai il gol sembra cosa fatta, è il salvataggio sulla linea di De Pascalis a ricacciare in gola l’urlo di gioia dei sostenitori biancorossi. La seconda frazione si apre ricalcando in fotocopia lo stesso copione che ha caratterizzato la prima. L’intervallo ha ricaricato le pile ai ventidue in campo che rientrano con la stessa grinta e intensità che ha caratterizzato i primi quaranta minuti. L’equilibrio torna a regnare sovrano ed è un episodio a cambiare il corso della gara. E’ proprio sugli sviluppi di una palla inattiva che al 47′ i padroni di casa riescono a sbloccare il risultato. Angolo dalla destra che attraversa tutta l’area di rigore e dopo una serie di batti e ribatti è Corsi a sbucare sul secondo palo e depositare in rete il gol del vantaggio. Passano pochi minuti e lo Scandiccci raddoppia. Sugli sviluppi di un lancio lungo, il disimpegno errato di Fazio con i piedi regala al nuovo entrato Giannone la palla del 2-0 che il bomber blues non ha problemi a trasformare in oro. L’ “uno – due” incassato a cui si aggiunge il grande sforzo fisico prodotto nei primi cinquanta minuti di gioco, taglia le gambe a Bellini e compagni che non riescono più a trovare le forze per reagire e per provare a riaprire la partita. Dove non riescono i biancorossi ci prova allora l’autore del primo gol Corsi calpestando Capaccioli a seguito di un normale contrasto di gioco e guadagnando anzitempo la via degli spogliatoi. Mancano ancora quindici minuti di gioco, il tempo per tentare la rimonta ci sarebbe per i ragazzi di Bartalucci e Fanfani ma neanche gli ingressi in campo di Del Pela e Ferrigno danno l’effetto sperato e anzi è lo Scandicci a rendersi pericoloso in contropiede soprattutto con Giannone che più volte manca il colpo del K.O. L’orgoglio dei biancorossi permette loro, durante il secondo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro Marotta, di trovare il meritato gol che accorcia le distanze realizzato da Verdi che su angolo di Del Pela, sbuca tra i difensori locali e mette in rete. Le prova tutte la Lastrigiana nel corso dei due restanti minuti di gioco ma ormai non c’è più tempo e cosi è lo Scandicci a festeggiare al triplice fischio del direttore di gara. Per la Lastrigiana una sconfitta amara che costa ai biancorossi la testa della classifica occupata adesso dalla Cattolica ma allo stesso tempo lascia la convinzione di potersela giocare con tutti e di poter sedere a buon diritto al tavolo delle grandi.