VS | 4-0 |
LASTRIGIANA: Messina, Ceccatelli Chesi, Ponzuoli, Pruneti, Paoli, De Ieso, Vezzi, Fantoni, Mazzoni, Jayawickrama, Attanasio.
A DISPOSIZIONE: Croci, Pierattini, Romei, Martinelli, Marani, Mori.
ALLENATORE: Michelangelo Massimillo.
ISOLOTTO: Di Costanzo, Mori, Luci, Signorini, Ciampini, Salvi, Lo Verde, Tamas, Ricci, Piccioni, Plavci.
A DISPOSIZIONE: Lelli, Casillo, Marcelli, Mochi, Montalti, Siena, Torrini.
ALLENATORE: Francesco Sabbatini.
ARBITRO: Magini di Firenze.
RETI: 4’ Mazzoni, 5’ e 72’ Jayawickrama, 62’ rigore Marani.
L’appassionante duello che vede affrontarsi, in vetta alla classifica del Girone di Merito, la Lastrigiana di Michele Massimillo e il Santa Maria guidato da mister Nino Maestrelli, assume stavolta i connotati di una partita di poker durante la quale due giocatori incalliti pieni di soldi e amanti del rischio, non hanno paura a giocare l’intero pacchetto di gettoni che possiedono. Ben sapendo di avere in mano buone carte, ecco che si giocano il tutto per tutto e non è raro, in questi casi, che la mano termini in perfetta parità. E’ proprio così che si è chiusa questa ventiduesima giornata di campionato. Al poker calato sul tappeto sintetico del “Biagioli” di Empoli dai giallo blu padroni di casa ai danni della malcapitata Fortis, rispondono i biancorossi che a loro volta, calano sul sintetico della “Guardiana” un autentico poker d’assi che nessuno scampo lascia a un generoso ma inconsistente Isolotto. La squadra di Massimillo, dimostrando doti “pugilistiche” di notevole livello, piazza subito il micidiale “uno-due” vincente che stordisce i biancorossi di Via Pio Fedi facendo prendere ai tre punti la via che conduce dritta all’interno delle mura della Lastra. La buona prestazione offerta dai padroni di casa è poi completata dall’interessantissima “sfida nella sfida” che ha visto, l’un contro l’altro armati, gli ex di turno Shenal Jayawickrama e Gioele Mori. L’ex difensore della Lastrigiana, schierato sulla corsia di destra, ha disputato un match onorevole ma lo straripante numero dieci ex Isolotto, grazie a due perle d’autore e a una prestazione qualitativamente molto convincente, ha letteralmente trascinato la sua squadra al successo. Michele Massimillo, forte del l’ottimo risultato ottenuto sette giorni fa sull’insidioso terreno del Valdarno, apporta pochissime modifiche al proprio schieramento tattico. Vezzi si guadagna, ancora una volta, i galloni da titolare mentre, in mezzo al campo, Mirko De Ieso prende il posto di Duccio Mori che inizialmente parte dalla panchina. Del resto, come recita un antico ma sempre valido adagio calciofilo; “squadra che vince, non si cambia”. Lo sa bene il tecnico taggiasco che sulle solide certezze che da sempre caratterizzano i gruppi che ha sapientemente guidato, fonda un collaudatissimo e vincente “credo” calcistico. Dall’altra parte del campo, c’è un Isolotto alla disperata ricerca di punti utili per uscire al più dalle sabbie mobili della bassa classifica. I ragazzi di Sabbatini, reduci dall’ottima prova interna con l’Ovest, vogliono dare continuità ai loro risultati, considerato anche il fatto che sono tallonati da vicino dal Fucecchio, ma bastano solo quattro giri d’orologio a far capire ai fiorentini che sarà impresa impossibile portar via punti a una lanciatissima Lastrigiana. Attanasio riceve palla al limite dell’area avversaria e dopo averla controllata, cerca di superare un difensore che gli si para di fronte. Il suo tentativo d’imbucata, seppur sporcato da un avversario, si trasforma in un assist al bacio per bomber Leo Mazzoni che dopo aver controllato la sfera all’interno dei sedici metri fiorentini, non deve far altro che prendere la mira e infilare imparabilmente Di Costanzo da due passi. Quest’imprevista doccia scozzese, ha effetti devastanti sul morale dei ragazzi di Sabbatini che sbandano andando per la seconda volta al tappeto nel breve volgere di sessanta secondi. Stavolta Leo Mazzoni, dopo aver vestito alla perfezione i panni dell’implacabile finalizzatore (quella realizzata in precedenza, infatti, è la sua diciottesima rete in stagione) dimostra di saper indossare benissimo anche quelli, allo stesso modo, preziosi dell’uomo assist. Dopo aver ottimamente controllato palla al limite dell’area avversaria, premia il puntuale inserimento offensivo di Jayawickrama che dopo aver raccolto il suggerimento del compagno, brucia la disperata uscita dai pali di Di Costanzo grazie a un sontuoso e mortifero pallonetto. Sembra incredibile a dirsi ma dopo soli cinque giri di lancette, la gara è in pratica già finita. La Lastra, forte del repentino doppio vantaggio, controlla senza affanni un Isolotto generoso ma sterile in fase offensiva, tornando a farsi pericolosa all’altezza del quarto d’ora grazie a un’insidiosa conclusione tenta da “Cavallo Pazzo” Attanasio che sibila di poco fuori alla sinistra di Di Costanzo. Al 23’ i ragazzi di Sabbatini riescono finalmente a far capolino nella metà campo lastrigiana grazie a Tommaso Ricci la cui battuta dalla distanza, tentata senza troppa convinzione, assume le fattezze di un insidioso spiovente che sorvola di poco la traversa della porta difesa da Messina. Al 27’ la replica lastrigiana mette nuovamente i brividi a Di Costanzo che stavolta chiude ottimamente sul primo palo respingendo con il corpo una potente e precisa battuta a rete dalla sinistra proposta da Attanasio, ancora una volta ben innescato da Mazzoni. In questa fase la gara è piuttosto equilibrata e anche l’Isolotto trova qualche spiraglio offensivo da sfruttare in modo, se possibile, proficuo. Al 33’ ci prova Plavci che dopo essersi ben liberato al limite dell’area, è affrontato irregolarmente da un difensore che lo mette giù. Magini concede senza esitazione un calcio piazzato da buona posizione che lo stesso Plavci s’incarica di trasformare. La sua esecuzione è stilisticamente corretta ma la mira non lo assiste, poiché la sfera termina ancora una volta di poco oltre la traversa. Al 35’ Lastra ancora in avanti questa volta con Giovannino Vezzi che dopo aver ottimamente lavorato un pallone sul settore di destra, giunge ai limiti dell’area ospite, dove riesce a far filtrare per Fantoni. La battuta del numero otto di casa è forte ma anche piuttosto centrale e per Di Costanzo non è difficile respingere in tuffo. La sfera torna in campo, dove, però, un giocatore della Lastrigiana si trova in posizione irregolare. Magini ferma prontamente il gioco e la punizione in favore dell’Isolotto, pone fine all’offensiva dei padroni di casa. Anche nella fase iniziale della ripresa vige il medesimo equilibrio che ha caratterizzato quasi tutto il primo tempo. La Lastra naviga sempre col vento in poppa ma al 48’ è la squadra di Sabbatini ad avere la più ghiotta delle opportunità per riaprire i giochi. Sugli sviluppi di una buona manovra che si snoda sul settore sinistro dell’attacco fiorentino, la palla giunge in area sui piedi di Plavci che stavolta riesce a eludere la stretta sorveglianza dei difensori di casa e a liberarsi per la conclusione. La posizione è favorevole ma il suo rasoterra, piuttosto debole, di facile lettura e poco incisivo, non crea particolari grattacapi a Messina che si distende in tuffo per poi disinnescare con sicurezza un pallone potenzialmente molto pericoloso. Risponde la squadra di Massimillo al 54’ con una prepotente progressione sulla sinistra di Jayawickrama che giunto, senza che nessun avversario riesca ad arrestarne la corsa, al limite dell’area, taglia verso il centro un prezioso suggerimento che Fantoni puntualmente raccoglie per poi tentare una battuta a rete sulla quale, però, un attento Di Costanzo è bravo a intervenire in presa bassa. L’ingresso in campo di Mattia Marani da nuovo slancio all’azione offensiva biancorossa e al 62’ è proprio il numero sedici in casacca blu a prodursi in una discesa sulla destra che manda in confusione il difensore centrale fiorentino Silvio Ciampini. Marani va via in progressione e il numero cinque ospite, nel tentativo di arrestarne la corsa, prima lo trattiene e poi lo mette giù in piena area. Magini non ha dubbi e concede il calcio di rigore che lo stesso Marani trasforma grazie a una precisa conclusione che s’infila imparabilmente nell’angolo basso alla destra di Di Costanzo. Ormai la banda di Massimillo viaggia sul velluto e al 72’ arriva anche al quarta segnatura. Come già era accaduto a Mazzoni nel corso del primo tempo, Marani, dopo messo la propria firma sul registro dei marcatori, si traveste da assist man verticalizzando un pallone che pesca in piana area Jayawickrama che dopo averlo ottimamente controllato, non ha difficoltà a realizzare un’importantissima doppietta personale che ne nobilita la solita prestazione tutta grinta, cuore, tecnica e grande corsa. Un Isolotto che cerca comunque di uscire dal campo a testa alta, si procura l’ultima opportunità del match; una punizione dal limite che il neo entrato Torrini calcia in modo molto insidioso verso la porta difesa da Messina che resta immobile fra i pali, ma che è nuovamente graziato dalla mira non proprio felice che nell’occasione ha caratterizzato gli avanti fiorentini. La palla sfila di pochissimo fuori alla sua destra spegnendo così in modo definitivo l’ultima speranza di poter quantomeno realizzare il punto della bandiera. Le due squadre escono dal terreno di gioco con sentimenti contrastanti ma anche con un qualcosa in comune. Per entrambe, infatti, la lotta continua. La Lastra prosegue la propria corsa al vertice. L’Isolotto, quella per mantenere un posto al sole.