VS | 2-1 |
LASTRIGIANA: Messina, Romei, Ponzuoli, Pruneti, Paoli, Mori, Ceccatelli Chesi, Fantoni, Mazzoni, Jayawickrama, Attanasio.
A DISPOSIZIONE: Croci, Pierattini, Vezzi, Brogi, Marani, Martinelli.
ALLENATORE: Michelangelo Massimillo.
IMPRUNETA TAVARNUZZE: Bencini Giulio, Rossi, Bencini Andrea, Colosi, Galanti, Conti Mirco, Nardi, Zer Rhoudi, Lazzerini, Calbi, Mazzini.
A DISPOSIZIONE: La Targia, Conti Stefano, Marzi, Marziano, Magistri, Manetti.
ALLENATORE: Stefano Stefanelli.
ARBITRO: Marinai di Firenze.
RETI: 45’ Mazzoni, 53’ Jayawickrama, 79’ Magistri.
ESPULSO: Jayawickrama all’85’ per doppia ammonizione.
Dopo la disfatta pre pasquale rimediata sul terreno della Fortis, ci si attendeva una pronta reazione da parte dei ragazzi guidati da mister Massimillo. Erano in molti quelli che dalle parti della Lastra, si chiedevano se i tre gol incassati e la pesante squalifica rimediata da Mirko De Ieso, avrebbero lasciato strascichi sul morale di una Lastrigiana che nonostante tutto, è ancora in piena lotta per la conquista del titolo provinciale. Ci hanno pensato la forza, la concretezza e l’autorevolezza che contraddistinguono da sempre i gruppi guidati dal “mago” di Arma di Taggia a spazzar via i dubbi e le paure che hanno fatto dormire sonni non troppo tranquilli agli sportivi lastrigiani che seguono con sempre crescente passione le vicissitudini delle formazioni del settore giovanile biancorosso. Solo nel finale, infatti, i ragazzi di Massimillo hanno concesso qualcosina in più a un’Impruneta Tavarnuzze che almeno sulla carta, era considerata formazione potenzialmente molto insidiosa. Ne è riprova tangibile l’ottimo cammino fin qui percorso in campionato dai ragazzi guidati da Stefano Stefanelli ma soprattutto, l’andamento della gara d’andata giocata qualche mese fa sul terreno dello stadio “Nesi” di Tavarnuzze, quando i verde azzurri, imposero, seppur solo parzialmente, la loro “legge” agli avversari strappando loro un punto prezioso. Questa volta, anche se i padroni di casa hanno dovuto attendere i primi minuti della ripresa per sbloccare il risultato, l’Impruneta Tavarnuzze, solo in rarissime circostanze è riuscita a farsi vedere pericolosamente dalle parti di Messina. Una Lastra concentratissima, motivata e ben sistemata in ogni zona del campo, ha dapprima arginato le offensive in verità piuttosto sterili proposte dagli avanti avversari e poi, grazie al grandissimo lavoro svolto a centrocampo da Fantoni, Ceccatelli Chesi, ma soprattutto da un inesauribile e generosissimo Shenal Jayawickrama, ha permesso alla coppia d’attacco composta dall’inesauribile super bomber Leo Mazzoni e dal sempre pungente “Cavallo Pazzo” Attanasio di mettere più volte in serio imbarazzo un reparto difensivo imprunetino quanto mai scricchiolante nel quale, però, si son fatti apprezzare il portiere Giulio Bencini, il centrale Galanti e il laterale destro ex Cattolica Virtus Manuel Rossi. Già in avvio, la Lastrigiana scalda subito i motori prendendo ben presto un buon ritmo e andando pericolosamente al tiro in un paio di occasioni grazie proprio al duo Attanasio – Mazzoni. Al 6’ l’insidioso rasoterra dal limite proposto dal numero undici in maglia rossa costringe Giulio Bencini a una non semplice parata in due tempi mentre all’11’ la conclusione dalla sinistra proposta dal numero nove termina, seppur di un soffio, oltre la linea di fondo. Anche se in mezzo al campo mancano due elementi che spesso e volentieri sono risultati decisivi come Jonny Cornello e De Ieso, la Lastra non sembra patire le velleità di un’Impruneta Tavarnuzze che pur provandoci, non riesce a far gioco. E’ Calbi a vestire, nel reparto mediano verde azzurro, con discreta eleganza i panni del regista tutto fare. Peccato, però, che i compagni non ne assecondino spesso le buone intenzioni lasciandolo, al pari dell’attaccante Lazzerini, troppo solo in fase d’impostazione. E’, dunque, piuttosto semplice per il quartetto difensivo biancorosso composto dai centrali Pruneti e Paoli e dagli esterni Ponzuoli e Romei, spezzarne le trame di gioco per poi far ripartire la controffensiva guidata dal velocissimo Jayawickrama, da un Fantoni tutto cuore, cervello, polmoni e piedi buoni e da un duttile Ceccatelli Chesi al quale non par vero di esibire le buone doti di velocista sul settore destro del centrocampo. Al 23’ i biancorossi, grazie a una bellissima manovra offensiva, strappano gli applausi convinti dei propri sostenitori. Attanasio si sgancia sulla destra e giunto al limite dell’area, pennella un gran pallone col contagiri che raggiunge, nel cuore dei sedici metri avversari, l’accorrente Jayawickrama. Il “dieci” biancorosso prova il gran numero tentando una conclusione acrobatica di prima intenzione. Il gesto tecnico è di quelli che da soli valgono il prezzo del biglietto; peccato che la mira gli faccia difetto e che la sfera sorvoli di poco la traversa. A strettissimo giro di posta, annotiamo finalmente sul nostro taccuino anche la prima e unica conclusione a rete proposta dai verde azzurri ospiti nell’arco dei primi quaranta minuti di gioco. L’Impruneta conquista un interessante calcio piazzato dai venti metri che Calbi indirizza con precisione verso la porta difesa da Messina. La conclusione proposta dal numero dieci è, però, centrale e prevedibile consentendo all’estremo biancorosso un’agevole respinta in tuffo. Tre minuti più tardi, la prepotente azione in area di rigore avversaria costruita e poi conclusa da bomber Mazzoni è vistosamente viziata da un netto fallo commesso dall’attaccante biancorosso sul centrale Galanti. Spingendolo irregolarmente, Mazzoni gli fa perdere l’equilibrio aprendogli, di fatto, la via per la conclusione a botta sicura che l’attaccante di casa indirizza sul primo palo. Ottima è, però, la replica di Giulio Bencini che dimostrando grande reattività, si getta in tuffo sulla propria destra deviando il pallone oltre la linea di fondo. Al 37’ è ancora il difensore centrale Galanti, l’involontario protagonista dell’azione che porta nuovamente la Lastrigiana vicina al vantaggio. Stavolta, però, è davvero grossolano l’errore commesso in fase di disimpegno da parte del numero cinque che si fa soffiare il pallone all’altezza dei propri sedici metri da Fantoni. Il numero otto di casa verticalizza immediatamente premiando il puntuale inserimento offensivo di Mazzoni che però, dopo essere entrato in area, si fa nuovamente ipnotizzare dal bravo Giulio Bencini che chiudendo in tuffo sul primo palo, disinnesca la sua conclusione concedendo alla Lastrigiana solo un corner. Il riposo di metà gara sembra portare giovamento ai ragazzi di Stefanelli che nei primissimi minuti della ripresa, partono con maggior convinzione riuscendo anche ad alzare notevolmente il baricentro del gioco. L’illusione di vedere un’Impruneta Tavarnuzze maggiormente propositiva anche in fase offensiva dura, però, solo cinque giri d’orologio. Al 45’, infatti, un millimetrico lancio dalla trequarti pesca in piena area Attanasio che dopo aver ottimamente controllato il pallone, conclude a rete da ottima posizione. Ancora una volta, l’ottimo Giulio Bencini risponde “presente” all’appello non riuscendo, però, a trattenere la sfera che resta nei pressi della porta ormai incustodita. Il più lesto a impossessarsene è il ben appostato Leo Mazzoni che questa volta non ha alcuna difficoltà a spingerla in fondo al sacco portando meritatamente in vantaggio i ragazzi di Massimillo. Guai, però, a pensare di aver già messo in cassaforte i tre punti. Stupisce, stavolta, la reazione imprunetina che trenta secondi più tardi, frutta ai verde azzurri un’ottima occasione. Calbi si libera al tiro ma Messina c’è e sventa con bravura la palla del potenziale e immediato pareggio. Lo scampato pericolo ha l’effetto di un’immediata sveglia sui giocatori biancorossi che rendendosi ben conto del fatto che manca ancora molto al termine del match, essendo in vantaggio di un solo gol, non possono assolutamente permettersi di abbassare la guardia. I padroni di casa riprendono allora a sciorinare il loro buon calcio andando vicinissimi al raddoppio all’altezza del 52’ grazie a una veloce ripartenza che si sviluppa sul settore destro dell’attacco, dove Ceccatelli Chesi, dopo aver ricevuto il pallone, si produce in un’irresistibile progressione che lo porta al limite dell’area avversaria. Il numero sette taglia verso il centro un suggerimento rasoterra sui piedi di Attanasio che però, dopo aver ottimamente agganciato il pallone a due passi dalla porta, lo spedisce incredibilmente fuori “graziando” l’ormai battuto Giulio Bencini. Si respira forte nell’aria odore di raddoppio che giunge, un minuto più tardi, al termine di un’azione da manuale. Bellissima la triangolazione stretta che libera, al limite dell’area verde azzurra, il numero dieci biancorosso Jayawickrama che dopo aver controllato il pallone ed essersi creato il varco buono per la battuta da fuori area, prende la mira insaccando la sfera con chirurgica precisione nel “sette” alla sinistra di Giulio Bencini che stavolta davvero nulla può fare. La seconda rete biancorossa sembra assestare la mazzata definitiva al morale dei ragazzi di Stefanelli che non sembrano avere la forza per reagire in maniera convincente. L’Impruneta prova a rialzare la testa nei minuti finali cercando quantomeno di chiudere in attacco ma al 77’ la bella iniziativa personale sulla sinistra di Calbi, si chiude con un rasoterra di poco sul fondo. Due minuti più tardi, improvvisamente, il match si riapre. La difesa biancorossa molla, seppur per pochi attimi, gli ormeggi ma questo basta e avanza al neo entrato Magistri per superare Messina dalla media distanza e rendere incandescenti gli ultimi minuti di partita. L’arbitro Marinai ne concede ben sei di recupero e all’85’ decide pure di penalizzare in modo (a nostro modestissimo avviso….) troppo pesante la squadra di casa. Jayawickrama, già ammonito nel corso del primo tempo a causa di un fallo di mano apparso involontario, contrasta un avversario commettendo un’irregolarità assolutamente compatibile con il gioco; non un intervento cattivo o pericoloso, insomma. Non è, però, dello stesso avviso il signor Marinai che a pochissimi secondi dal fischio finale, estrae il secondo cartellino giallo nei confronti del bravo centrocampista di casa lasciando la Lastra in dieci uomini per una trentina di secondi. Giulio Bencini, nell’estremo tentativo di procurare alla propria squadra un’ultimissima occasione da gol, calcia una punizione dalla trequarti direttamente verso l’area biancorossa. La respinta di testa da parte di un difensore spegne, però, le ultime velleità degli ospiti e il triplice fischio finale sancisce un successo di misura sul piano del risultato finale ma assolutamente legittimo e meritato dalla Lastrigiana che ha prevalso sia sul piano del gioco, sia delle occasioni create. L’acuto biancorosso, unito allo scherzetto combinato dai diavoletti rossoneri della Settignanese all’altra capolista Santa Maria, permette poi alla Lastra di riprendersi la vetta solitaria del campionato. Massimillo e i suoi ragazzi, insomma, guardano nuovamente tutti dall’alto ma il duello con quelli di Maestrelli è tutt’altro che concluso. Nel prossimo fine settimana, infatti, la Lastrigiana è attesa dalla difficilissima sfida sull’ostico campo del Rinascita Doccia; un altro importantissimo esame di maturità reso ancor più arduo da superare in considerazione delle numerose assenze che costringeranno il “mago” di Arma a inventarsi di sana pianta il reparto di centrocampo. Riusciranno Michele Massimillo e i suoi ragazzi a stupirci ancora una volta? Per saperlo appuntamento fra sette giorni in via XX Settembre a Sesto Fiorentino!