VS | 4-1 |
LASTRIGIANA: Croci, Romei, Pierattini, Pruneti, Paoli, Mori, Ceccatelli Chesi, Fantoni, Mazzoni, Jayawickrama, Attanasio.
A DISPOSIZIONE: Messina, Vezzi, Zingarelli, Marani.
ALLENATORE: Michelangelo Massimillo.
CERTALDO: Iacopini, Del Moro, Orsi, Salvà Birbante, Russo, Campioni, Migliorini, Pinzi, Cappelli, Di Bari, Falorni.
A DISPOSIZIONE: Dani, Bosco, Lanciotti.
ALLENATORE: Paolo Orsi.
ARBITRO: Baratti di Firenze.
RETI: 10’ Mori, 12’ Mazzoni, 44’ Attanasio, 53’ rigore Orsi, 67’ Vezzi.
Il diciassettesimo successo stagionale (quinto consecutivo) della Lastrigiana targata Michele Massimillo assume un significato tutto particolare in considerazione della contemporanea vittoria interna del Santa Maria nel big match di giornata che lo vedeva opposto, sul sintetico amico del Biagioli, alla Rinascita Doccia. Adesso, anche se mancano ancora sei giornate al termine di quest’appassionante Girone di Merito, a contendersi il seppur platonico titolo di campione provinciale, sono rimaste in due. Mister Massimillo, è inutile sottolinearlo nuovamente, ormai ci ha fatto il callo. Eh sì, perché vincere, è ancor più bello se si fa al fotofinish al termine di un’entusiasmante testa a testa. Anche se il più classico dei “testa coda” che metteva di fronte i biancorossi primi della classe a un fanalino di coda Certaldo ormai matematicamente retrocesso è terminato, come da pronostico, con la netta affermazione della formazione di casa, alla vigilia del match, erano molti i punti interrogativi che campeggiavano sulla lavagnetta del tecnico biancorosso. L’ormai cronica indisponibilità di Angelucci e Cornello, quella ben più fresca di Federico “killer” Martinelli e le squalifiche di Jack Ponzuoli e Mirko De Ieso, costringono il mister di Arma di Taggia a cambiare momentaneamente professione; da barman a sarto. La Lastra ha, infatti, bisogno di un vero e proprio “taglia e cuci”, poiché stavolta la coperta è davvero cortissima. E’ proprio in questo momento di difficoltà, però, che viene fuori l’arma segreta che ha sempre contraddistinto i successi del buon Michele; la forza del gruppo. In difesa manca una pedina fondamentale come Ponzuoli? Ecco che Samuele “Lampadina” Pierattini si fa trovare pronto alla tenzone occupandone il posto sulla corsia di sinistra. Sul fronte opposto, spazio a “Andreone” Romei, col duttile Ceccatelli Chesi che scala a centrocampo a formare un quartetto di ottimi interpreti del ruolo assieme al frangiflutti Duccio Mori, al cervello Fantoni e al TGV Jayawickrama. Nulla d’invariato, invece, né al centro della retroguardia, dove trovano conferma Nicco “Paolone” Paoli e Paolino Pruneti, né in attacco, dove la coppia formata dal super bomber Leo Mazzoni e da Andrea “Cavallo Pazzo” Attanasio sarà nuovamente destinata a far tremare di paura la fragile linea Maginot valdelsana. Il match ha davvero poca storia. Già com’era accaduto in occasione dell’ultima gara interna con l’Isolotto, dopo appena dodici minuti, la Lastra ha già chiuso ermeticamente i tre punti in cassaforte. Dopo che, al 3’, Mazzoni spara clamorosamente sul palo a Iacopini battuto il primo match point di giornata, al 10’ il risultato si sblocca. Attanasio si fa largo sulla sinistra conquistando un corner che Fantoni pennella con il contagiri a centro area. Duccio Mori, salito dalle retrovie, utilizza tutti i propri centimetri saltando in anticipo sugli avversari e incornando imparabilmente da due passi il pallone che vale l’1-0. Passano appena due giri d’orologio e la Lastra raddoppia. Duettano benissimo sulla trequarti un ispiratissimo Attanasio e Jayawickrama che dopo aver raccolto il suggerimento del compagno ed essere giunto al limite dell’area certaldese, porge verso il centro un invitante pallone rasoterra che Leo Mazzoni non deve far altro che raccogliere e girare in rete. Il Certaldo arranca, fa fatica e la Lastrigiana, congelando il gioco con grande sicurezza e qualità in fase di palleggio, chiude la prima frazione di gara in vantaggio di due reti. Le buone idee in fase d’impostazione che hanno caratterizzato lo scoppiettante avvio di partita biancorosso, sono alla base anche della terza rete lastrigiana che giunge al 4’ della ripresa. Bello il triangolo stretto nella trequarti viola disegnato da Romei e Jayawickrama il quale fa filtrare all’interno dell’area ospite un bel pallone che raggiunge Attanasio. Il numero undici biancorosso, grazie a un’autentica magia, si libera di un paio di avversari e poi, giunto a tu per tu con Iacopini, lo fulmina con un preciso rasoterra diagonale che muore nell’angolo basso alla destra dell’estremo valdelsano. La gara è ormai ampiamente indirizzata ma al 49’ il neo entrato Marani getta alle ortiche un poker servito sparando sopra la traversa da ottima posizione. E’ a questo punto che l’orgoglio certaldese improvvisamente si risveglia. I ragazzi di Orsi vogliono quantomeno provare a lasciare il segno sulla partita e al 53’ conquistano un interessante calcio di punizione dai venti metri che Salvà calcia in modo….Birbante, trovando una deviazione da parte di un difensore in barriera che per poco non beffa Croci il quale usufruisce di un più che meritato turn over fra i pali biancorossi. Sugli sviluppi del corner che ne consegue, Croci tenta d’intervenire in uscita ma l’esperto Nicola Baratti di Firenze rileva un’irregolarità della quale solo lui si è reso conto assegnando al Certaldo un penalty che lascia alquanto interdetti gli appassionati assiepati in tribuna. Sul dischetto si presenta Orsi la cui trasformazione col brivido, consente ai valdelsani di ottenere il punto della bandiera. Bravo, nell’occasione, il numero tre in maglia viola ma bravissimo anche Andrea Croci che pur non riuscendo a bloccare il pallone, lo sfiora intuendone la direzione e gettandosi dalla parte giusta. I minuti successivi vedono una Lastra andare leggermente in crisi e rischiare nuovamente grosso al 60’ quando, sugli sviluppi di un lungo rilancio in profondità che almeno nelle intenzioni, intende premiare il puntuale scatto in avanti dell’attaccante viola Falorni, Croci esce coraggiosamente dai pali nel tentativo di chiudere lo specchio della porta all’avversario che nel frattempo, sta giungendo in corsa sulla sfera. L’impatto fra i due è inevitabile ma anche regolare a giudizio dell’arbitro. La carambola che ne scaturisce ha dell’incredibile. Mentre i due giocatori restano a terra, infatti, la palla rotola lemme lemme verso la porta biancorossa rimasta incustodita ma dopo aver accarezzato il palo di sinistra, rotola prima di nuovo in campo e poi oltre la linea di fondo. In questa fase le emozioni si susseguono e un minuto più tardi, sul fronte opposto, è un clamoroso errore in fase di disimpegno commesso da Iacopini a consegnare sui piedi di Attanasio un altro preziosissimo pallone. Il portiere valdelsano sbaglia il rilancio con i piedi fornendo un invitante assist all’attaccante avversario che dopo aver raccolto la sfera al limite dell’area, si accentra liberandosi per la battuta rete e scagliando poi un rasoterra piuttosto forte ma anche centrale e prevedibile sul quale il numero uno viola interviene respingendo in tuffo. Il buon momento vissuto dalla formazione di mister Orsi, si esaurisce qui. La Lastrigiana rientra saldamente in possesso del centrocampo, trovando la quarta rete al 67’, Sugli sviluppi di un bel traversone dalla sinistra, il neo entrato Giovannino Vezzi (che già al 34’ del primo tempo aveva dovuto prendere il posto dell’acciaccato Ceccatelli Chesi) entra in possesso della palla e dopo averla controllata, prova la girata a rete da due passi. Il suo sinistro è tutt’altro che pulito ma basta e avanza per superare l’incolpevole Iacopini e depositarsi nell’angolo basso alla sua sinistra. Una difesa praticamente impenetrabile nella quale spicca l’ottima prestazione di un positivo Pierattini, blinda poi a doppia mandata la porta difesa da Croci non concedendo più nulla a un Certaldo ormai rassegnato permettendo così alla truppa biancorossa di portare a casa altri tre importantissimi punti. Con il cuore, con il gruppo ma anche con buon tecnica e tanta determinazione, la Lastrigiana resta sola al comando del plotone guardando con rinnovata fiducia alla insidiosissima trasferta sul terreno della Fortis Juventus. Disco rosso, invece, per un Certaldo fragile in difesa, poco propositivo, praticamente inesistente in fase offensiva e destinato, ormai, a salutare la massima categoria provinciale.