VS | 3-2 |
LASTRIGIANA: Messina, Romei, Pierattini, Pruneti, Paoli, Mori, De Ieso, Fantoni, Mazzoni, Jayawickrama, Marani.
A DISPOSIZIONE: Croci, Ponzuoli, Cornello, Vezzi, Attanasio, Ceccatelli Chesi, Martinelli.
ALLENATORE: Michelangelo Massimillo.
SETTIGNANESE: Consoli, Lavacchi, Mangiagli, Turi, Bacci, Di Bacco, Sorrenti, Vicini, Brazzini, Giannelli, Pasqui.
A DISPOSIZIONE: Bertone, Pispoli, Vernuccio, Tani, Chemello, Gentilucci.
ALLENATORE: Federico Socci.
ARBITRO: Magini di Firenze.
RETI: 4’ Mazzoni, 19’ Mori, 41’ Vicini, 52’ Di Bacco, 80’ Attanasio.
ESPULSO: Marani al 34’ per proteste.
Vi siete mai chiesti come mai il calcio è un gioco così amato nel mondo? Semplice; perché è uno dei più belli, appassionanti, emozionanti e imprevedibili che esistano. Non ci credete? Beh…Se la vostra risposta è no, evidentemente non siete fra quelli che hanno avuto la fortuna di assistere al match che ha opposto, sul sintetico della Guardiana, i “Massimillo’s Boys” ai “diavoletti” rosso neri della Settignanese. La sfida, già di per sé interessantissima sulla carta, non ha deluso le attese riservando al pubblico sulle tribune ogni genere di situazioni ed emozioni. Più che a una partita di football, insomma, è sembrato di assistere a un bel film durato ottanta minuti alla visione dei quali, gli spettatori, non si sono di certo annoiati. Un finale al cardiopalma, ha contribuito poi a renderlo ancor più imprevedibile facendo felici i sostenitori di parte biancorossa e lasciando, per contro, amareggiati quelli di parte rossonera che già pregustavano la divisione della posta in palio che si sarebbe concretizzata a coronamento di una clamorosa rimonta. Cerchiamo, dunque, di riordinare gli appunti sul taccuino, riavvolgere mentalmente il sopra citato film e provare a raccontare a chi si è fatto scoraggiare dal freddo pungente che ha caratterizzato il sabato pomeriggio lastrigiano, le forti emozioni che questa partita ha saputo regalarci. La Lastrigiana, reduce da due fruttifere trasferte e da un’interessante striscia di tre risultati utili consecutivi, torna a calcare il terreno amico animata dalla ferma intenzione di proseguire l’appassionante testa a testa in vetta alla classifica con Santa Maria e Rinascita Doccia. La Settignanese guidata dallo storico ex tecnico del San Giusto Le Bagnese Federico socci, è, però, avversario tutt’altro che arrendevole. I “Devils”, infatti, sono reduci da due buone prestazioni casalinghe ed è bene ricordare che furono proprio loro, in occasione del match d’andata giocato sul terreno del “Romagnoli”,a imporre ai biancorossi il primo stop stagionale. Ben conoscendo ormai le caratteristiche della propria squadra, mister Massimillo decide di puntare tutto sulla velocità dei propri esterni di centrocampo, unita alla buona tecnica individuale di De Ieso e alla sempre utilissima solidità di Duccio Mori. In questo modo, la Lastrigiana intende imporre alla gara il proprio ritmo e l’operazione sembra avere subito un grande successo, poiché, dopo soli quattro giri d’orologio, sono proprio i biancorossi a sorprendere la fragile difesa rosso nera grazie a una ficcante manovra in verticale. Bello il tocco profondo di De Ieso a servire bomber Leo Mazzoni e altrettanto lo è il suo tocco ad anticipare l’uscita alla disperata di Consoli; portiere fiorentino superato e palla in fondo al sacco per il vantaggio lastrigiano. I biancorossi, dunque, fanno subito la voce grossa dimostrando agli avversari di saper ormai recitare alla perfezione il ruolo di prima della classe. La Settignanese capisce subito che questa, sarà ben altra gara rispetto a quella vinta all’andata grazie alla punizione di Vicini. I ragazzi di Socci faticano a far gioco e riescono a farsi pericolosi dalle parti di Messina solo in occasione di sporadiche invenzioni dei singoli o su palla inattiva. Gli ospiti, comunque, provano subito a reagire e al 6’, sugli sviluppi di un traversone dalla destra operato da Brazzini, è un difettoso intervento operato da un centrale difensivo in maglia azzurra a regalare alla Settignanese la prima autentica opportunità di un certo rilievo. Sullo spiovente, Pruneti prova l’intervento aereo riuscendo a prolungare di testa verso il secondo palo. Peccato, però, che da quelle parti, non ci sia un compagno di reparto, bensì l’accorrente Pasqui che sempre di testa, tenta di girare a rete da ottima posizione. Sfortunatamente per lui, la sua inzuccata di prima intenzione è imprecisa e la palla si perde, anche se di poco, sul fondo. Resta, questo, uno dei rarissimi pericoli corsi nell’arco degli ottanta minuti di gioco da una linea difensiva a quattro a dir poco inedita. Acanto alla confermatissima coppia centrale Paoli – Pruneti, infatti, Massimillo rilancia, sulle corsie esterne, le quotazioni di “Andreone” Romei a destra e Samuele “lampadina” Pierattini a sinistra. Fuori, dunque, Jack Ponzuoli e Ceccatelli Chesi che partono entrambi dalla panchina. Gira a meraviglia in questa fase il centrocampo biancorosso. Il velocissimo e ispiratissimo Jayawickrama a sinistra e il propositivo Fantoni a destra divengono ben presto spine nel fianco per la difesa fiorentina ma soprattutto, inneschi micidiali per le due punte Mazzoni e Marani. Questo dispositivo tattico lascia, come detto in precedenza, pochi spazi di manovra alla formazione ospite che però, al 13’, ci mostra quanto potrebbe essere potenzialmente letale sui calci piazzati. Lo specialista Francesco Vicini ha il piede bollente e la sua bellissima parabola a girare dalla sinistra, mette in seria difficoltà Messina, bravo, comunque, a non farsi sorprendere e a respingere con i pugni una ben poco velata minaccia. La Lastra non si fa intimorire e al 19’ conquista un calcio d’angolo sul settore sinistro del proprio attacco. Sugli sviluppi della parabola dalla bandierina tagliata verso il centro dell’area con la consueta precisione dal piedino magico di Fantoni, suona nuovamente l’allarme rosso nel cuore dei sedici metri rossoneri. I difensori indugiano e nulla possono fare sull’elegante e rapinoso tocco sottomisura di Duccio Mori che mette fuori causa Consoli portando il risultato sul 2-0. Sembra tutto sin troppo facile per la Lastrigiana che deve, però, stare attentissima a non abbassare la guardia. La Settignanese è tutt’altro che morta e pur continuando a palesare grosse difficoltà in fase d’impostazione, al 23’, riesce a farsi nuovamente pericolosa con Brazzini che liberatosi sulla destra, entra in area ma dopo essersi liberato per il tiro, perde l’attimo e invece di calciare di prima intenzione, opera un controllo di troppo concludendo poi sul primo palo, dove un attento Messina è bravo a chiudere lo specchio della porta abbrancando in presa sicura grazie a un plastico intervento in tuffo. La Lastrigiana continua a intessere interessantissime rame di gioco e dopo appena un minuto, è ancora Mazzoni, liberato ottimamente al tiro da Jayawickrama, a sfiorare il terzo gol. Al 29’ la grande chance capita sui piedi di Marani che liberato in area da un bellissimo tocco filtrante di Mazzoni, fallisce un vero e proprio “rigore in movimento” calciando a botta sicura sul corpo di un Consoli proteso disperatamente in tuffo nell’estremo tentativo di sbarrare il passo al numero undici di casa. La Lastrigiana adesso domina la scena rimandando, a chi segue la partita da bordo campo, la nettissima sensazione di poter andare, da un momento all’altro, ancora in gol. Al 32’, sugli sviluppi di un corner, la palla sfila verso il secondo palo, dove un attaccante di casa la recupera riproponendola poi nuovamente verso il centro. Duccio Mori, ben appostato a due passi da Consoli, la raccoglie proteggendola molto bene con il corpo ma poi, ritrovatosi spalle alla porta, può solo provare a fare la cosa più difficile. La sua mezza girata volante è pregevole ma la palla termina di poco sopra la traversa. E’ proprio in questi frangenti, però, che spesso, un evento del tutto imprevedibile, rischia di riscrivere la trama di un romanzo dal finale scontato. Siamo al 34’ quando Marani, dopo aver commesso fallo in attacco su un avversario, si vede sventolare in faccia dall’arbitro Magini il cartellino giallo. Il numero undici di casa non riesce a tener a freno la lingua e qualche parola di troppo, costa carissima sia a lui, sia ai compagni di squadra. L’arbitro, infatti, torna sui suoi passi tirando fuori dal taschino il cartellino rosso. Doccia ampiamente anticipata per il forte attaccante di casa e Lastrigiana che dovrà affrontare gli ultimi minuti della prima frazione e l’intera ripresa in inferiorità numerica. Il modo con cui la squadra di Massimillo affronta quest’ulteriore problema, sorprende piacevolmente i propri sostenitori. Nei minuti successivi, infatti, i biancorossi non solo non patiscono l’inferiorità numerica ma a pochi secondi dal fischio di chiusura dei primi quaranta minuti di gioco, vanno per l’ennesima volta vicino al terzo gol. L’imprendibile Jayawickrama si fa luce in area dal settore sinistro del proprio attacco tentando poi la battuta a rete. Un difensore tenta di arginare con il corpo la conclusione del numero dieci di casa ma il rimpallo favorisce l’accorrente Mori che dopo aver recuperato il pallone, sciupa una clamorosa opportunità calciando centralmente da ottima posizione fra le braccia di un incredulo Consoli al quale non par vero di poter salvare tanto agevolmente i propri pali. Così, una Lastra che pur in inferiorità numerica, sembra poter comunque mantenere agevolmente il comando delle operazioni, chiude il primo tempo con due gol di vantaggio ma anche con il grande rimpianto di non aver messo a frutto un altro paio di buonissime occasioni che avrebbero, di fatto, già potuto chiudere virtualmente i conti. L’intervallo e il tè caldo bevuto negli spogliatoi fra primo e secondo tempo, giovano alla Settignanese che al primo minuto della ripresa, ottiene un calcio piazzato dai venti metri. La posizione, leggermente decentrata sulla sinistra, non spaventa certo il “giustiziere” rosso nero Vicini che si predispone alla battuta calciando poi verso la porta. La palla, dopo aver superato la barriera predisposta da Messina, rimbalza a terra davanti all’estremo difensore biancorosso cogliendolo di sorpresa e insaccandosi beffardamente alle sue spalle. Il lampo dei “diavoli” riapre improvvisamente la partita che adesso, complice anche l’inferiorità numerica biancorossa, si fa decisamente più equilibrata. L’intensità del gioco lastrigiano cala in maniera vistosa e la Settignanese ne approfitta per cercare di rendersi pericolosa in fase offensiva. Nonostante ciò, però, i ragazzi di Socci continuano a non convincere in fase d’impostazione e al 52’, è un fallo di mano commesso da un difensore biancorosso nei pressi della propria area di rigore a propiziare l’ennesimo pericoloso calcio piazzato dal limite in favore dei “diavoli” di Settignano. La posizione, stavolta, è più centrale rispetto alla precedente e di conseguenza, cambia anche l’esecutore. Sulla palla si porta capitan Di Bacco che festeggia come meglio non potrebbe il suo sedicesimo compleanno, tracciando una parabola imprendibile per Messina al quale non resta altro da fare che rimanere quasi immobile a fissare la palla che insaccandosi sotto la traversa, regala alla Settignanese un insperato pareggio. Mancano ancora parecchi minuti alla fine e adesso più che mai, tutto può succedere. La logica vorrebbe che ora una Settignanese rinfrancata dalla ritrovata parità, giovandosi della superiorità numerica, si getti in avanti alla ricerca del clamoroso sorpasso, ma ancora una volta, l’andamento del match, ci sorprende. E’ vero; una Lastrigiana che nel primo tempo ha creato tante occasioni dominando la scena, gioca adesso con il freno a mano leggermente tirato. Peccato, però, che la Settignanese non riesca ad approfittare dell’occasione e continui a cozzare sul solido muro eretto dai compagni di reparto a difesa dei pali di Messina che in pratica, non è mai chiamato in causa. Più i minuti passano, più si ha la netta sensazione che solo un lampo di genio potrebbe dare alla gara un’ulteriore svolta. Massimillo ci pensa, ci prova, effettua alcune sostituzioni e a cinque minuti dal termine, si gioca l’ultima carta; fuori Leo Mazzoni, dentro Andrea “cavallo pazzo” Attanasio. La sfida si avvia verso il crepuscolo ed è proprio pochi secondi prima che il sole tramonti, che l’ultimo raggio di luce, regala alla Lastrigiana un sofferto ma meritatissimo successo. Velocissima è l’ultima ripartenza biancorossa con Jonny Cornello che dopo aver recuperato palla sulla trequarti, verticalizza proprio per Attanasio. Il numero sedici in maglia azzurra accende i motori, inserisce il turbo e dopo aver bruciato sullo scatto un difensore ed essere entrato in area, scocca un preciso e velenoso rasoterra sul primo palo che dopo aver sorprese un incerto Consoli, sfila sotto il corpo dell’estremo fiorentino infilandosi in rete. Per giocatori e tifosi biancorossi, questa, è l’apoteosi. La gioia esplode incontenibile sia in campo sia in tribuna. Con sofferenza ma soprattutto, con grande qualità e indubbio merito, la Lastra guadagna altri tre preziosissimi punti mandando in frantumi le speranze di rimonta dei “diavoli” che tornano a casa con tanta amarezza nel cuore. Eh sì; il calcio è davvero il gioco più bello del mondo!!