VS | 3-0 |
LASTRIGIANA: Messina, Romei, Ponzuoli, Vezzi, Paoli, Mori, Attanasio, Fantoni, Mazzoni, Jayawickrama, Marani.
A DISPOSIZIONE: Croci, Acciai, Cappelli, Cornello, Martinelli.
ALLENATORE: Michelangelo Massimillo.
LANCIOTTO CAMPI: Sarri, Sparagi, Doni, Calvani, Baroncelli, Tomassoni, Funghi, Morelli, Meti, Pisa, Ascolese.
A DISPOSIZIONE: Caparelli, Mascolo.
ALLENATORE: Francesco Vallerini.
ARBITRO: Shaskaj di Firenze.
RETI: 15’ Fantoni, 56’ Jayawickrama, 70’ Mazzoni.
Nonostante manchino solo tre giornate al termine di un entusiasmante campionato nel quale ha sempre recitato un ruolo da assoluta protagonista, il destino della Lastrigiana guidata da Michele Massimillo è ancora tutto da scrivere. Se, da un lato, è vero che nonostante la sconfitta di stretta misura subita sette giorni fa sul campo della temutissima Rinascita Doccia, la formazione biancorossa, complice la contemporanea battuta d’arresto casalinga patita dai rivali del Santa Maria per merito del Fucecchio, conserva la vetta solitaria della classifica, dall’altro è altrettanto vero che la sopra citata battuta d’arresto maturata negli ultimi minuti sul sintetico di Via XX settembre, non consente cali di tensione. La Lastra vede avvicinarsi a grandi passi la matematica qualificazione al prossimo Trofeo Cerbai ma adesso, per compiere quell’ultimo decisivo passo avanti, la truppa di Massimillo deve sconfiggere il Lanciotto fra le mura amiche e sperare che il Doccia scivoli sul sempre insidioso terreno di Montelupo che già tante vittime illustri ha mietuto in questa stagione. L’impresa, però, non appare, almeno sulla carta, fra le più agevoli poiché una Lastra mai così rimaneggiata, deve fare bottino pieno al cospetto di una formazione, il Lanciotto di mister Vallerini, che all’andata era stata capace di strapparle i tre punti al termine di un match tirato ed equilibrato. Anche se i rosso blu campigiani nulla hanno più da chiedere a una stagione tutto sommato positiva, appare chiaro a tutti che sarà partita “vera” e che solo tirando fuori quella voglia di vincere che da sempre è prerogativa delle grandi squadre, la Lastrigiana, potrà proseguire indenne la sua corsa solitaria al vertice. Come detto in precedenza, sono molte le assenze che costringono Massimillo a ridisegnare il proprio schieramento tattico. Le defezioni dei difensori Pruneti, Ceccatelli Chesi e Pierattini unite a quella del centrocampista De Ieso, inducono il “mago” di Arma di Taggia a rimpolpare il proprio reparto mediano e a scegliere di giocare con la difesa a tre. Ecco, dunque, che davanti a Messina, il trio formato da Paoli, Romei e Ponzuoli, deve rappresentare, almeno nelle intenzioni, un solido basamento su cui poggia un centrocampo nel quale si miscelano le buonissime doti in fase d’interdizione possedute dal solido Mori, lo spirito di sacrificio di un volenteroso Vezzi, la fantasia, l’estro e l’imprevedibilità di Fantoni e dulcis in fondo, la velocità sulle corsie esterne che caratterizza il talentuoso Jayawickrama e l’inarrestabile “cavallo pazzo” Attanasio. In attacco, ad affiancare il super bomber Leo Mazzoni, Massimillo schiera l’altrettanto roccioso Mattia Marani cui il tecnico affida l’oneroso compito di supportare il compagno di reparto sfruttando la velocità in fase di spinta che caratterizza l’ex attaccante della Virtus Comeana. I problemi non mancano, però, neppure sul fronte opposto della barricata. Anche mister Vallerini, infatti, è alle prese con numerose assenze che l’hanno costretto a portare alla Guardiana solo tredici elementi. La prima fase del match spazza via, così come farebbe il vento con le foglie gialle d’autunno, ogni dubbio circa lo schieramento ma soprattutto, l’atteggiamento con cui la Lastra affronta questa delicatissima sfida. La “Banda Massimillo” è così ben accordata che dopo una prima brevissima fase di studio, tocca a un frastornato Lanciotto abbassare notevolmente il raggio della propria azione. La Lastrigiana fa girare con grande padronanza e abilità il pallone nella zona centrale del campo e così facendo, tiene altissimo il baricentro della propria manovra lavorando ai fianchi un avversario che cade di schianto una prima volta al tappeto allo scoccare del quarto d’ora di gioco. Dialogano benissimo i biancorossi al limite dell’area campigiana. La palla raggiunge, all’interno dei sedici metri ospiti, il ben appostato Mazzoni che spalle alla porta, protegge intelligentemente il pallone toccandolo poi all’indietro e premiando così il puntualissimo inserimento offensivo di Fantoni. Il numero otto in maglia bianca è bravissimo ad addomesticalo e dopo aver preso la mira, supera Sarri grazie a un preciso e velenoso rasoterra che non concede scampo all’estremo difensore campigiano. Il vantaggio rafforza le motivazioni di una bellissima Lastrigiana che gioca un calcio veloce, preciso e divertente e che va vicinissima al raddoppio tre minuti più tardi. Questa volta, è un ispiratissimo Jayawickrama ad andar via sulla destra e a innescare poi, all’interno dell’area avversaria, il sempre presente Mazzoni. Ottimo, nell’occasione, il lavoro svolto dal numero nove di casa che dopo essersi girato in un fazzoletto, conclude a rete da posizione favorevole trovando stavolta l’ottima replica di Sarri che dimostrando grande prontezza di riflessi, arriva tempestivamente sulla sfera respingendola di pugno. Dopo aver giocato per quasi mezzora ad altissimi ritmi, complice anche il primo caldo primaverile, la Lastrigiana è costretta a tirare un po’ il fiato. E’ a questo punto che entra in azione l’ottimo dispositivo difensivo predisposto da Massimillo. Pur riuscendo ad alzare di qualche metro il baricentro del proprio gioco, infatti, la formazione di Vallerini è ottimamente contenuta dalla diga biancorossa e riesce a farsi vedere in una sola occasione. Al 31’ l’azione buona prende avvio sulla catena di sinistra dell’attacco campigiano, dove l’esterno di difesa Doni, dopo aver recuperato un buon pallone, verticalizza sulla propria ala premiando lo scatto di Morelli che giunto quasi sulla linea di fondo, taglia verso il centro dell’area biancorossa un interessante pallone che raggiunge, sul fronte opposto, l’accorrente Piero Pisa. L’ex centrocampista di riferimento del C. F. 2001, dopo aver recuperato palla, vince caparbiamente un contrasto con un avversario ma poi, dopo essersi ottimamente liberato per la conclusione a rete, sciupa tutto alzando malamente sopra la traversa un pallone che certo meritava miglior sorte. Nonostante questa resti l’unica azione degna di nota prodotta nell’arco degli ottanta minuti di gioco, i ragazzi di Vallerini approcciano con buon piglio anche la seconda frazione rendendo così il match maggiormente equilibrato. Un gol di vantaggio, infatti, non rappresenta una buona garanzia di successo finale quando mancano ancora quaranta minuti da giocare ma la Lastra, nonostante qualche affanno in più, controlla senza eccessivi patemi le sterili velleità di un Lanciotto che in fase offensiva, pare davvero povero d’idee. Quando le partite rimangono sospese sul filo sottile di un equilibrio comunque piuttosto precario, è spesso un errore a determinarne l’esito finale. Al 56’, sono gli ospiti a mettere il piede in fallo perdendo una brutta palla sulla trequarti con Morelli che se la fa soffiare da Mazzoni. Il centrattacco di casa riavvia immediatamente l’azione di contropiede innescando, sul settore di destra, lo scatenato Shenal Jayawickrama che fila velocissimo verso l’area avversaria, vi entra e presentatosi a tu per tu con Sarri, lo fulmina grazie a un preciso rasoterra diagonale che muore imparabilmente nell’angolino basso alla sua destra. Il secondo tremendo K. O. spegne definitivamente la formazione campigiana che da questo momento in poi non pare più in grado d’imbastire una valida reazione. E’, invece, la Lastrigiana a salire in cattedra creando gioco e occasioni. Al 27’ Attanasio si fa luce sul settore sinistro del proprio attacco ma dopo essersi incuneato in area, conclude alto da buona posizione. Tre minuti più tardi, è invece decisivo il numero sette biancorosso quando decide di vestire i panni dell’assist man. La sua intelligente imbucata innesca Mazzoni che si libera per la conclusione fulminando poi da due passi per la terza volta l’incolpevole Sarri. L’ultima azione che resta impressa nella carta quadrettata del nostro taccuino, è ancora di marca biancorossa e vede protagonisti i due interpreti della catena di sinistra lastrigiana. Attanasio recupera palla a trequarti campo attendendo la sovrapposizione di Ponzuoli. Il numero tre, ottimamente servito dal compagno, si fa vedere in proiezione offensiva ma dopo essere andato via in progressione lungo la linea del fallo laterale ed essere entrato in area, invece di provare a servire i compagni ben piazzati nel cuore dei sedici metri campigiani, si lascia ingolosire da una conclusione personale che centra in pieno l’esterno del montante di destra della porta difesa da Sarri. La Lastrigiana chiude in crescendo un match che vale doppio. Al termine della gara, infatti, i tre punti conquistati non valgono solamente il mantenimento della prima posizione in classifica ma anche la certezza matematica della partecipazione al prossimo Trofeo Cerbai. Dopo aver battuto la Lastrigiana, infatti, il Doccia cade pesantemente in quel di Montelupo abbandonando così in maniera definitiva ogni speranza di rimonta. Per i ragazzi di Massimillo, invece, il sogno continua. La prossima settimana, sul sintetico del “Biagioli” di Empoli, andrà in scena il match più importante della stagione. Riusciranno i biancorossi della Lastra a tagliare per primi il traguardo con una giornata d’anticipo? O saranno, invece, i giallo blu del Santa Maria a mettere la freccia e operare il sorpasso al vertice? Il conto alla rovescia è giù iniziato. FORZA, LASTRIGIANA!!!